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Se l'autovelox non è segnalato la multa non vale. Parola di Cassazione

Traffic Police. Veicle Speed Sensor. (Photo by: Giovanni Mereghetti/UCG/Universal Images Group via Getty Images) (Photo: UCG via Getty Images)
Traffic Police. Veicle Speed Sensor. (Photo by: Giovanni Mereghetti/UCG/Universal Images Group via Getty Images) (Photo: UCG via Getty Images)

È illegittima una multa per eccesso di velocità elevata attraverso un autovelox “mobile” non segnalato: non vi sono infatti deroghe all’obbligo di segnalazione di tali apparecchi previsto per legge. Lo ha sancito la Cassazione, rigettando un ricorso presentato dal Comune di Feltre. Con un’ordinanza della seconda sezione civile, la Suprema Corte ha confermato la decisione del tribunale di Belluno che aveva accolto l’opposizione di un automobilista alla multa ricevuta per aver viaggiato a 85 km/h in un tratto stradale dove la velocità massima consentita era di 70 km/h.

Il controllo in questo caso era stato effettuato con lo “Scout speed” installato a bordo di un veicolo dei vigili urbani. La multa, in accoglimento del ricorso, era stata ritenuta illegittima sia dal giudice di pace sia dal tribunale. Contro le decisioni dei giudici, il Comune di Feltre aveva quindi presentato ricorso in Cassazione, senza, però, esito positivo. La Corte infatti ha rilevato che il decreto ministeriale del 2007, “in attuazione del generale obbligo di preventiva e ben visibile segnalazione, contempla la possibilità di installare sulle autovetture dotate del dispositivo Scout speed messaggi luminosi contenenti l’iscrizione ‘controllo velocità o ‘rilevamento della velocità’ visibili”.

Le “molteplici possibilità di impiego e segnalazione - conclude la Cassazione - sono correlate alle caratteristiche della postazione, fissa o mobile, sicché non può dedursi alcuna interferenza negativa che possa giustificare, avuto riguardo alle caratteristiche tecniche della strumentazione impiegata nella postazione di controllo mobile, l’esonero dall’obbligo della preventiva segnalazione”.

Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.