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Il segnale negativo arriverà dagli Usa. Scenari a Piazza Affari

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata a Fabrizio Brasili, analista finanziario, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'attuale situazione dei mercati e in particolare di Piazza Affari. Chi volesse contattare Fabrizio Brasili può scrivere all'indirizzo email: f.bsuperguru@yahoo.it.

I mercati azionari americani continuano ad aggiornare i loro record, mentre le Borse UE appaiono più frenata per via della forza dell'euro. Cosa si aspetta per i listini delle due opposte sponde dell'Atlantico? Qual è la sua sua in particolare su Piazza Affari?

In effetti i movimenti ora sono molto chiari, ma eccessivi in ogni caso.
Ormai dribblato in scioltezza il numero tondo dei 25000 punti, il Dow Jones si sta portando addirittura a contatto dei 26000.

Più logico quello che osserviamo in Europa.
Chi ha già ritoccato i massimi dal 2008, quali Cac40 e Dax30, ogni tanto rifiata o storna leggermente e sembra fare un po' fatica a stare dietro alle Borse Usa.

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A Piazza Affari, sorretta dai finanziari, non solo le banche ora, ma anche le assicurazioni, senza dimenticare FCA ed i titoli del settore automotive, e qualche Big cap come Eni (Londra: 0N9S.L - notizie) , il future sul Ftse Mib con scadenza marzo si e portato sopra i massimi del 2017, ma ancora leggermente sotto quelli del 2016.

Il future con scadenza giugno, quello "depurato" dalle cedole, il più reale e quindi affidabile, è appena sotto i 23.000 punti, quindi ancora sotto i massimi sia del 2016 che del 2017.
Su questi prezzi o su valori leggermente più alti, secondo noi si giocherà il mercato, forse per tutto il 2018.
Il fatto destabilizzante che darà il vero segnale, crediamo negativo, verrà ancora una volta dagli Usa e quindi dal dollaro e dal petrolio, più che dai tassi di interesse.

Ieri i titoli del settore assicurativo hanno provato a recuperare terreno dopo la flessione di venerdì scorso. Quali sono i temi a suo avviso più interessanti in questo settore?

Tra i protagonisti del settore assicurativo suggeriamo ancora una volta UnipolSai (Amsterdam: UQ8.AS - notizie) che, dopo aver sprintato fin quasi a 2,10 euro in seguito alla rottura dei 2 euro che soffocavano il titolo da troppo tempo, si sta solo riposando.
UnipolSai va accumulato anche se dovesse rompere al ribasso i 2 euro ed appoggiarsi sugli 1,96 euro, dove andrebbe ancora ricomprato ed accumulato, non solo per l' ottimo dividendo, ma anche per il comodo trading, da realizzare anche con coperture di opzioni.

Il rialzo del prezzo del petrolio non sembra vivacizzare più di tanto ENI, diversamente da Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) che ne ha approfittato maggiormente. Qual è la sua view su questi due titoli?

Tra i titoli oil ci piace ancora Eni che garantisce un ottimo dividendo, con l'acconto dato in autunno darà complessivamente in primavera un rendimento del 5,50%. Il titolo è inoltre interessante perchè consente al pari di UnipolSai di cui abbiamo parlato poc'anzi, un ottimo e tutto sommato facile trading fra i 13 ed i 15 euro.

ENI non è peraltro, e non lo sarà, influenzato dai prezzi del petrolio, avendo una buona diversificazione nei siti estrattivi in tutto il mondo.
Certo, Total (Londra: 524773.L - notizie) oltre a rendere un 6,5%, è ancora più stabile, ma la cedola offerta da quest'azione ha tutte le implicazioni negative fiscali dei titoli esteri.

Il dollaro continua ad arretrare nei confronti delle principali valute: cosa si aspetta in particolare per dollaro-yen ed euro-dollaro?

In questo momento è più sensibile la BoJ che la BCE (Toronto: BCE-PRA.TO - notizie) , quest'ultima forse alle prese più con la crescita, il Pil, l' inflazione ed i tassi di interesse, e meno impegnata di conseguenza nel raffreddare la propria moneta e favorirne l'esportazione.

Ci aspettiamo un ritorno del cross euro-dollaro quantomeno in area 1,19/1,18, mentre vediamo il dollaro-yen in risalita in direzione di quota 113, con puntate veloci rispettivamente anche verso 1,16 e 115.
Ribadiamo quanto detto in apertura: verrà solo dagli Usa il segnale che darà il la.

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