Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    33.922,16
    +40,66 (+0,12%)
     
  • Dow Jones

    37.986,40
    +211,02 (+0,56%)
     
  • Nasdaq

    15.282,01
    -319,49 (-2,05%)
     
  • Nikkei 225

    37.068,35
    -1.011,35 (-2,66%)
     
  • Petrolio

    83,24
    +0,51 (+0,62%)
     
  • Bitcoin EUR

    60.073,07
    +948,41 (+1,60%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.376,24
    +63,62 (+4,85%)
     
  • Oro

    2.406,70
    +8,70 (+0,36%)
     
  • EUR/USD

    1,0661
    +0,0015 (+0,14%)
     
  • S&P 500

    4.967,23
    -43,89 (-0,88%)
     
  • HANG SENG

    16.224,14
    -161,73 (-0,99%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.918,09
    -18,48 (-0,37%)
     
  • EUR/GBP

    0,8612
    +0,0056 (+0,65%)
     
  • EUR/CHF

    0,9693
    -0,0017 (-0,18%)
     
  • EUR/CAD

    1,4644
    -0,0007 (-0,05%)
     

Settimana cruciale per Piazza Affari: i titoli da scegliere

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata a Gabriele Cortigiani, esperto ricercatore dei mercati e co-fondatore del sito www.prendoilcontrollo.com .

Le incertezze sulla riforma fiscale Usa stanno frenando un po’ i mercati azionari, ma quelli europei si mostrano più deboli di quelli americani in questa fase. Come valuta l’attuale scenario e quali le sue attese nel breve?

Osservando ed analizzando l’andamento dei principali listini azionari sembra che gli investitori, in attesa di capire se in USA i Repubblicani saranno capaci di elaborare un piano di riforma fiscale, abbiano preso profitto più in Europa (Italia in primis) rispetto agli Stati Uniti.

Non sono io a dirlo, ma i grafici di Borsa. Infatti se analizziamo il massimo ritracciamento avvenuto dai top della scorsa ottava possiamo notare che l’SP500 ha stornato di appena l'1,20%, a discapito del DAX che ha perso il 4,12%, l’Eurostoxx il 4,38% ed il nostro FTSEMIB il 3,85%.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Dal mio punto di vista significa che, nonostante le tensioni dal fronte politico statunitense, le prese di profitto stanno avvenendo oltreoceano, in primis qui da noi in Europa.
Sul breve termine mi attenderò un aumento della volatilità se l’SP500 si porterà sotto l’area di supporto caratterizzata dai 2.565 punti. Potrebbero aprirsi ritracciamenti importanti soprattutto sui mercati del Vecchio Continente dove la forza relativa è inferiore rispetto agli States.

A Piazza Affari l Ftse Mib è stato respinto dai massimi dell’anno in area 23.000 e almeno per il momento non è riuscito a trovare spunti per risalire la china. Cosa si aspetta per le prossime sedute?

La situazione tecnica su Piazza Affari è delicatissima, la settimana in corso è a dir poco fondamentale. Se osserviamo l’andamento del FTSE MIB INDEX sul time frame weekly possiamo notare come le quotazioni del mercato domestico stiano sfondando al ribasso un’importante trendline rialzista che si ottiene congiungendo i minimi di febbraio, luglio, agosto e ottobre di quest’anno.

Se venerdì prossimo le quotazioni dovessero chiudere sotto tale livello potremmo dire che il trend di medio termine è in seria discussione. Il primo target ribassista si trova a 21.880 punti, quello successivo a 21.300 punti.

Buona parte della debolezza registrata in questa fase da Piazza Affari è da ricondurre ai titoli del settore bancario. A quali in particolare si dovrebbe guardare ora?

L’indice FTSE ITALIA BANCHE si sta trovando in una fase di debolezza sul breve-medio periodo, anche se in realtà il trend di fondo iniziato sul minimo di luglio 2016 non è ancora compromesso.
Il titolo più interessante che merita maggior attenzione è sicuramente MEDIOBANCA che, proprio nei giorni scorsi, ha superato al rialzo una fortissima resistenza situata in area 8,93-9,46 euro.
Il trend è positivo e se nelle prossime sedute si dovessero formare nuovi massimi, ogni ritracciamento di breve può rappresentare un’occasione di acquisto.

L’arretramento dei prezzi del petrolio sta penalizzando i titoli del settore oil dopo i recenti rialzi. Quali strategie ci può suggerire in particolare per ENI e Saipem?

Fra i due preferisco sicuramente ENI, il trend si sta sviluppando in modo migliore. Se già dalla seduta odierna il titolo dovesse rialzare la testa e portarsi sopra 14,45 euro, potrebbe riattaccare i 15,10 euro. Si tratta di un’operazione che, però, non offre un buon rapporto rischio/beneficio, in quanto siamo nell’ordine dell’1:1.

In merito a SAIPEM, invece, ritengo che al momento manchi la variabile più importante per poter esser profittevoli negli investimenti in Borsa: un trend ben delineato e, soprattutto, tonico. Questo è il motivo principale che mi tiene lontano da eventuali operazioni su questa azione.

A livello intermarket ci sono degli aspetti che vuole segnalarci in particolare? A quali asset consiglia di guardare ora?

A livello intermarket sto monitorando il settore immobiliare. Ritengo che ci stiamo trovando in una fase interessante, soprattutto perché se osserviamo l’andamento sia dell'indice FTSE EPRA/NAREIT, che replica le società immobiliari quotate dei paesi sviluppati di tutto il mondo (escluso la Grecia), sia del Vanguard REIT ETF, che rappresenta il più grande fondo di scambio di beni immobiliari (oltre 30 miliardi di dollari di attività), possiamo notare come nel medio e lungo termine le quotazioni dei rispettivi ETF stiano riprendendo la corsa verso l’alto dopo un periodo di assestamento.
Sarà interessante vedere la chiusura di novembre, in modo da valutare al meglio un eventuale investimento in ottica di medio-lungo termine.

Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online