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La settimana parte male in Europa: si difende meglio Milano

Ancora una seduta in rosso per la piazza azionaria nipponica che dopo le vendite di venerdì scorso si è mossa in ribasso anche oggi. L'indice Nikkei 225 è sceso dello 0,9% malgrado la chiusura positiva di venerdì a Wall Street, frenato dall'attesa per l'evento clou della settimana, rappresentato dal meeting della Fed in agenda mercoledì. Gli investitori si sono mossi con cautela anche alla luce della perdita di consenso del premier Abe per via dei recenti scandali che hanno colpito il Governo nipponico.

In negativo le Borse europee che da subito hanno mostrato un andamento calante, ampliando progressivamente le perdite, pur avendo già recuperato dai minimi intraday. A rimanere più indietro degli altri è il Ftse100 con un rosso dell'1,08%, seguito dal Dax30 e dl Cac40 che arretrano rispettivamente dello 0,81% e dello 0,62%.

A frenare i listini del Vecchio Continente è l'attesa per il meeting della Fed, il primo ad essere presieduto dal nuovo Chairman Jerome Powell, subentrato alla Yellen.
Da segnalare che oggi ha inizio a Buenos Aires la riunione del G20 che proseguirà domani e il cui focus sarà sulle criptovalute.

Sul fronte macro l'unico dato di oggi in Europa è stato diffuso in Italia e si tratta della produzione industriale che a gennaio ha evidenziato una variazione negativa dell'1,9%, in decisa frenata rispetto al rialzo dell'1,6% e sotto le attese degli analisti che puntavano ad una flessione più contenuta dello 0,7%.
Da segnalare che venerdì scorso a mercati chiusi Moody's e Fitch hanno confermato i loro rating sull'Italia, con un outlook "negativo" la prima e "stabile" la seconda.

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Intanto a difendersi meglio degli altri è proprio Piazza Affari dove il Ftse Mib si muove poco al di sotto dei 22.800 punti, con un ribasso dello 0,37%.

Tra le blue chips in controtendenza troviamo Generali (EUREX: 566030.EX - notizie) che sale dello 0,16% sulla scia di alcuni rumors secondo cui Edizione Holding starebbe pensando di salire al 5% del capitale della compagnia assicurativa.

In positivo dello 0,77% sulla scia dei conti del 2017 diffusi la scorsa settimana e il segno più precede alcuni bancari come Bper Banca che avanza dello 0,77%, seguiti da Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) e Banco BPM che crescono dello 0,42% e dello 0,19%.
Poco sotto la parità Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) con un calo dello 0,14%, seguito da Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) e Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) che flettono dello 0,49% e dello 0,6%.

Il rialzo messo a segno venerdì scorso dal petrolio, che intanto ritraccia in direzione dei 62 dollari al barile, non aiuta Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) e Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) che scendono dell'1,41% e dell'1,17%, mentre si difende meglio ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) che cede lo 0,35%, dopo la presentazione del piano industriale avvenuta prima del week-end.

Prese di profitto per Poste Italiane (Dusseldorf: 29884131.DU - notizie) che dopo i recenti progressi arretra dell'1,08% e il segno meno precede anche Exor ed Fca che scendono dell'1,64% e dello 0,93%.

Per oggi non si segnalano aggiornamenti macro di rilievo in America, dove è in agenda un discorso di Raphael Bostic, presidente della Fed di Atlanta (BSE: ATLANTA.BO - notizie) .

A mercati chiusi si conosceranno i risultati del terzo trimestre dell'esercizio 2017-2018 di Oracle (NYSE: ORCL - notizie) , per i quali si prevede un utile per azione pari a 0,72 dollari.

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