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Shale gas Usa in Italia non prima di 5 anni per Ad Snam

Un sito per la trivellazione di un pozzo di shale gas negli Stati Uniti. REUTERS/Brett Carlsen

SAN DONATO, Milano (Reuters) - Lo shale gas Usa potrebbe arrivare in Europa e in Italia non prima di cinque anni, mentre per il prossimo inverno non ci sono problemi di criticità al momento anche nel caso di un calo dei flussi da parte del gas russo.

Lo ha sottolineato l'AD di Snam, Carlo Malacarne, nel corso dell'assemblea che ha approvato il bilancio 2013.

"Il gnl lo consideriamo importante, ma è da due anni che i prezzi sono tre volte più alti in Asia che in Europa. Per questa ragione gli operatori commerciali prefreriscono portarlo nel Sud-Est asiatico e non negli impianti italiani, spagnoli o europei. Questo è il motivo per cui è arrivata una sola nave all'impianto di Panigaglia rispetto alle 10-12 navi che arrivavano normalmente", ha spiegato l'AD della società proprietaria della gran parte dei gasdotti italiani.

Oltre al rigassificatore di Snam a Panigaglia, ci sono anche quello di Edison a Rovigo, utilizzato all'80% pari a 6 miliardi di metri cubi l'anno, e l'impianto di Livorno, jv E.On-Iren, "al momento non operativo", ha sottolineato.

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Visto l'attuale livello di consumi di gas in Italia, intorno ai 70 miliardi di metri cubi l'anno, per Malacarne c'è spazio solo per un altro impianto pari a 8 miliardi.

Quanto all'ipotesi di importare il gas Usa, qualora il Paese americano dovesse decidere di esportarlo, per Malacarne occorrono non meno di 5 anni. "Se lo shale gas andrà sul mercato occorre una riduzione dei prezzi. Al fine di cambiare questo andamento del gas, che oggi va verso l'Asia, occorrerà molto più gas liquido sul mercato. Con gli impianti in costruzione negli Usa per renderlo liquido, prima di cinque anni non credo ci sia la possibilità di fare arrivare il gas Usa, una vollta che sarà stata presa una decisione in tal senso".

L'ipotesi che ci possa essere una riduzione di gas russo o algerino verso l'Europa non spavcenta Malacarne. "Essendo passato l'inverno non c'è impatto diretto dall'eventuale mancanza di gas russo, l'attenzione adesso è sul riempimento degli stoccaggi nel periodo estivo perché dobbiamo arrivare a novembre con gli stoccaggi pieni per avere la stessa sicurezza della scorso inverno", ha spiegato.

Per Malacarne, l'Italia per la sua conformazione è in una posizione avvantaggiata in Europa perché "tutti i nuovi corridoi di gasdotti passano dall'Italia è questo è un vantaggio, è indubbio che serva un ruolo di politica energetica europea, occorre inoltre facilitare questi nuovi approvvigionamenti, dando i permessi velocemente, e poi avere un ruolo determinante come politica energetica europea".

(Giancarlo Navach)