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Si allarga la squadra di Atlante: i nomi dei nuovi players

Atlante piace anche all’Europa. Mentre in Italia si è dato il via alla vivisezione del fondo Atlante e all’esame di tutti i suoi punti deboli, oltre che a quello dei potenziali suoi vantaggi dividendo i primi dai secondi e distribuendoli adeguatamente tra il breve e il lungo termine, in Europa si sono dedicati al provvedimento per capire se questo strumento fosse in linea con le regole dettate dall’Unione.

Il giudizio dell'Europa

Nello specifico se il fondo organizzato da Banche e assicurazioni non violasse i paletti imposti contro gli aiuti di Stato. La conferma arriva direttamente dalla responsabile della concorrenza Margarethe Vestager secondo cui il fine ultimo del progetto sarebbe quello di una gestione del problema nel miglior modo e nel minor tempo possibili.

La dichiarazione arriva a cornice dell’accordo che l’Ue ha raggiunto con il governo italiano sulla questione dei rimborsi per gli obbligazionisti delle quattro banche salvate a metà novembre e cioè Banca Etruria , Cariferrara, Carichieti e Banca Marche.

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Tra gli attori costituendi di Atlante risultano esserci, oltre un pool di banche tra cui spiccano Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) e Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) , anche grandi nomi delle assicurazioni come Generali (Swiss: ASG.SW - notizie) con 150 milioni di euro Unipol (Dusseldorf: 18319160.DU - notizie) e Allianz (Hannover: ALVN.HA - notizie) , entrambe con 100 milioni, insieme a Poste Italiane (Dusseldorf: 29884131.DU - notizie) (nel suo caso si parla però di 250 milioni di euro di contributo) la quale si sta spostando sempre più verso il settore risparmio e assicurazioni con Poste Vita. Di (KSE: 003160.KS - notizie) queste ore la notizia che vede anche Reale Mutua partecipare al progetto Atlante; il consiglio di amministrazione ha deciso per lo stanziamento di 30 milioni per intervenire. La prossima new entry, adesso potrebbe essere Cattolica Assicurazioni, il cui consiglio di amministrazione è previsto proprio oggi.

Veneto Banca

Intanto da Veneto Banca arriva una fiduciosa conferma e cioè quella di poter procedere senza dover richiedere l’intervento di Atlante. Ad assicurarlo è Gian Maria Gros-Pietro, presidente del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo il quale, durante una riunione del comitato esecutivo dell’Abi, oltre alla fiducia verso il fond, ha anche sottolineato che lo scopo di tutto è quello di arrivare alla normalizzazione del settore. Otto i riflettori ci sono le due operazioni parallele, quella di Veneto Banca, patrocinata da Banca Imi ovvero Intesa Sanapolo, e l’altra, quella di Banca popolare di Vicenza che ieri ha annunciato il range di prezzo per che parte da un minimo di 0,10 euro fino a un massimo di 3 euro. Ma è proprio la vicinanza, per lo meno cronologica, delle due situazioni, che fa temere, in modo infondato secondo il presidente di Veneto Banca, Pieluigi Bolla, una possibile influenza fra le due storie. Ma per quest’ultimo istituto, Bolla conferma, l’ultima parola sulla forchetta di prezzo per la ricapitalizzazione, si avrà a fine maggio e la presenza di Intesa Sanpaolo, ha proseguito, è un punto favorevole in vista della quotazione di metà giugno.

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