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Silvio Garattini: "Le mie risposte a Cacciari sul vaccino, punto per punto"

Silvio Garattini e Massimo Cacciari (Photo: Getty)
Silvio Garattini e Massimo Cacciari (Photo: Getty)

Nell’editoriale dal titolo “Ecco perché dico no al Green Pass e alla logica del sorvegliare e punire” che scrive oggi Massimo Cacciari su La Stampa, il filosofo pone una serie di domande alla Scienza e al Diritto. HuffPost ha contattato il Professor Silvio Garattini, farmacologo e fondatore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano, per fornire le risposte della comunità scientifica ai legittimi dubbi, in un’ipotetico dialogo a distanza fra i due.

Riportiamo testualmente, dunque, le domande del filofoso e le relative risposte del Professore.

“Chiediamo con grande umiltà alla Scienza: non dovrebbe un cittadino leggere e sottoscrivere prima della vaccinazione l’informativa dello stesso ministero della Salute?”

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“Certamente. Purtroppo con la vaccinazione abbiamo perso una opportunità per raccogliere molte informazioni. Ad esempio un modulo per raccogliere gli effetti collaterali avrebbe potuto darci la possibilità di distinguere ciò che è dovuto al vaccino rispetto a ciò che avviene spontaneamente”.

“Che cosa ne pensa la Scienza del documento integrale Pfizer in cui si dice apertamente che non è possibile prevedere gli effetti del vaccino a lunga distanza, poiché non si sono potute rispettare le procedure previste (solo 12 mesi di sperimentazione a fronte degli anni che sono serviti per quello delle normali influenze)?”

“Non si dimentichi che siamo in emergenza. Se avessimo aspettato anni quanti morti avremmo avuto? Comunque le tappe fondamentali della sperimentazione sono state rispettate. Il vaccino anti-influenzale viene sperimentato in pochi mesi”.

“Risponde alla realtà o no che i test per stabilire genotossicità e cancerotossicità dei vaccini in uso termineranno solo nell’ottobre del ’22? La fonte è European Medicine – ma potrebbe trattarsi di no-vax mascherati…”

”È vero, infatti l’autorizzazione dei vaccini è condizionata e vale per tre anni. Comunque, data la composizione chimica dei vaccini a RNA è improbabile che vi siano sostanze cancerogene. Va detto che anche per molti farmaci questi studi arrivano in un secondo tempo”.

“E’ vero o no che mentre lo stesso ministero della Sanità ha dichiarato che la somministrazione del vaccino è subordinata a condizioni e in via provvisoria, nessun protocollo è ancora stabilito per quanto riguarda soggetti immunodepressi o con gravi forme di allergia?”

“Sappiamo che i soggetti immunodepressi sviluppano risposte immunitarie solo in una percentuale vicina al 50 percento. L’allergia non è una controindicazione a meno che non riguardi prodotti presenti nei vaccini. Soggetti che dichiarano allergia vengono trattenuti per almeno un’ora e naturalmente sono disponibili i farmaci necessari per contrastare eventuali shock anafilattico”.

“Astrazeneca ha detto che su queste questioni pubblicherà una relazione finale nel marzo del ’24. Vero o falso che sono aumentati in modo estremamente significativo i casi di miocarditi precoci in giovani che hanno ricevuto il vaccino? O mente il Center for disease control? Che in Israele e in Gran Bretagna molti dei decessi nell’ultimo periodo sono di persone che avevano già ricevuto la doppia dose è una fake news?”

“Premesso che il virus induce gravi danni cardiaci, le miocarditi da vaccino sono in generale di tipo modesto e reversibile. In Italia i dati dell’Iss indicano che da febbraio ad oggi la mortalità dei vaccinati è solo del 1 percento. Una recente pubblicazione riporta che in Israele solo il 6 percento dei vaccinati ricoverati in ospedale non era affetto da gravi malattie. Va considerato che i vaccini non proteggono al 100 percento soprattutto per quanto riguarda la variante Delta”.

“Che significa tutto questo? Che il vaccino è inutile, che non dobbiamo vaccinarci?Assolutamente no; significa che deve essere una scelta libera, e una scelta è libera solo quando è consapevole. Siamo liberi solo quando decidiamo in base a dati precisi e calcolando razionalmente costi e benefici per noi e per gli altri. Così io ho fatto e mi sono vaccinato, pur ignorando danni eventuali a lunga scadenza e pur sapendo che potevo comunque ammalarmi o contagiare altri non vaccinati (poiché mi risulta che così possa avvenire, o la Scienza lo nega?)”

“La posizione è condivisibile. Non esiste un obbligo per la vaccinazione anche in base alla Costituzione. Tuttavia la mia libertà termina quando intacca la libertà degli altri. Infatti i sanitari possono non vaccinarsi, ma poiché rischiano di contagiare i propri ammalati se non si vaccinano non possono esercitare la loro attività. Limitazioni alla libertà sono molteplici: ad esempio non si può guidare un’autovettura senza la patente. I danni a distanza va sottolineato che non sono conosciuti per la maggior parte dei farmaci che usiamo ogni giorno. In Italia è mancata una chiara informazione capace di spiegare il rapporto benefici- rischi del vaccino rispetto al contagio”.

Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.

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