Slitta il vertice di centrodestra sulle amministrative. Caos per Milano
Slitta a data da destinarsi il vertice di centrodestra programmato per domani. La motivazione è legata all’indisponibilità di Matteo Salvini che domani non sarà a Roma e al fatto che, sempre domani, Giorgia Meloni si troverà ancora a Bruxelles per la sua missione dedicata a incontri istituzionali e politici con i leader sovranisti. Un incastro di agende impossibili, trapela, che di fatto fanno slittare l’ennesimo vertice che si annunciava decisivo. áL’appuntamento era stato fissato a voce la scorsa settimana quando, sciolto il nodo della Calabria con il ticket Occhiuto-Spirlì, si era rimandato a maggiori approfondimenti dei dossier di Bologna e Milano. Il leader leghista non aveva mai confermato data e ora ma aveva assicurato: “Si chiuderà entro la prossima settimana”. Il rischio, però, è che si vada ancora lunghi.
Il dossier più ostico resta quello del capoluogo lombardo, con le quotazioni di Oscar di Montigny, scese di molto. Il manager, praticamente in pole fino a qualche giorno fa, è riuscito a suscitare non pochi dubbi in Silvio Berlusconi, a cui non sono piaciute alcune sue dichiarazioni, soprattutto quelle in cui il tono era già di candidato sindaco in pectore. Il silenzio sarebbe stato meglio apprezzato - è il ragionamento - soprattutto nel momento in cui i partiti della coalizione avevano chiesto più tempo. Un passo falso che avrebbe fatto uscire dalla rosa Montigny con il leader del Carroccio che comunque vuole mantenere il ticket con Gabriele Albertini, ancora disponibile a mettersi in gioco come vice. Quello che non vuole il segretario leghista áè che si riporti al tavolo della coalizione il nome di Maurizio Lupi che, non solo farebbe uscire dalla porta Albertini, ma che potrebbe aprire al candidato politico anche a Bologna. Nel capoluogo emiliano infatti la partita si gioca tra Andrea Cangini o Ilaria Giorgetti co...
Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.