SMIC, governo USA alza scontro e blocca forniture: titolo crolla in Borsa
Dalle minacce ai fatti, l’amministrazione Trump, gli Stati Uniti d’America nel loro complesso, sono sempre più in guerra fredda contro la Cina e la sua avanzata tecnologica. SMIC, Semiconductor Manufacturing Int’l, non potrà più ricevere forniture di componentistica e di strumenti dalle imprese statunitensi che operano nel settore.
Una scelta ufficialmente presa per impedire che la Cina possa usare la componentistica elettronica in ambito militare. Più in generale la mossa sembra però volta a bloccare nella sua essenza lo sviluppo tecnologico della Cina per impedire di progredire e di continuare a essere un competitor “minaccioso” per gli Stati Uniti.
SMIC (0981), quotata alla Borsa di Hong Kong, perde circa il -4,52% quando HSEX volge ormai al termine delle contrattazioni di giornata. Sull’OTC Markets, invece, il titolo (SMICY) perde il -3,68%.
Uno stop che pesa molto
Ora le imprese statunitensi che intendono proseguire le vendite di macchinari e fornire servizi di progettazione alla SMIC, dovranno prima ottenere una licenza di esportazione al Dipartimento del commercio USA.
Questo “rischio inaccettabile” che le apparecchiature elettroniche prodotte da SMIC possano finire in strumenti militari cinesi, pone un serio problema produttivo anche alle società statunitensi che vedranno ridotti i loro fatturati, ma questo agli USA pare non importare.
Secondo alcuni analisti, come riporta Cnbc, SMIC rischia uno stop alla sua innovazione interna che potrebbe durare anni.
Già Huawei è stata bloccata e ora i risultati sono evidenti nei nuovi modelli di smartphone venduti anche in Italia, i quali non utilizzano la versione Android con i servizi Google e dal prossimo anno non useranno più i processori di fabbricazione taiwanese Kirin perché quest’ultima è legata al settore tecnologico statunitense.
SMIC è strategica per le ambizioni della Cina di diventare una nazione tecnologicamente avanzata, la strategia del paese asiatico fa molto affidamento sulla sua industria di produzione di punta. Ma è proprio questo che l’amministrazione Trump vuole.
Una vera guerra fredda con caratteristiche però originali rispetto a quella che ha attanagliato il mondo per 50 anni circa, e che ha visto contrapporsi USA e URSS da un punto di vista squisitamente militare.
Il blocco impedirà alla Cina di essere autonoma dal punto di vista della tecnologia.
SMIC non collabora con il mondo militare cinese
SMIC, contattata da Cnbc, ha precisato che non ha contratti di collaborazione con gli ambienti militari del suo Paese e non produce quindi nessun dispositivo militare.
Il tallone di Achille di SMIC
L’indipendenza di SMIC è il “tallone di Achille” della società. La sua catena di sviluppo e approvvigionamento è molto complessa e dipendente dall’estero.
In SMIC le società che progettano i chip, ad esempio, sono esterne, così come sono esterne le imprese che producono gli strumenti poi utilizzati per la produzione dei semiconduttori.
Ed è qui che SMIC diventa dipendente dagli americani e anche dagli europei, nella progettazione e nella strumentazione.
La produzione di chip richiede strumentazione molto avanzata come un macchinario EUV prodotto dalla tedesca ASML.
Come noto gli USA fanno pressione anche sugli altri partner internazionali al fine di impedire a SMIC di dotarsi delle strumentazioni necessarie per eccellere nel settore.
Alla cinese produttrice di semiconduttori non resterebbe altra alternativa che prodursi anche gli strumenti in casa propria, ma ciò potrebbe richiedere anni.
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