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Sogei e Speranza al lavoro sulla piattaforma web per il rientro a scuola

The VerificaC19 app, a smartphone app designed to scan and check the Green Pass (health pass) which has become mandatory to access an array of services and leisure activities, is seen on a mobile phone, amid the coronavirus disease (COVID-19) pandemic, in this illustration picture taken in Rome, Italy, August 5, 2021. Picture taken August 5, 2021. REUTERS/Guglielmo Mangiapane/Illustration (Photo: Guglielmo Mangiapane via Reuters)

Un aggiornamento della piattaforma web per il green pass, elaborata da Sogei e dal ministero della Salute, che verrà messo a disposizione dei presidi per incrociare le informazioni tra sanità e scuola verificando – con anche 12 ore di anticipo – la situazione di docenti e personale sanitario, come chiede il governo.

Sta prendendo corpo proprio in queste ore – attraverso una serie di incontri tra i tecnici dell’Istruzione e della Salute e gli uffici del Garante della Privacy – la soluzione all’impasse denunciata dai dirigenti scolastici a ridosso dell’inizio delle lezioni. E per introdurla non servirà un decreto legge ad hoc né un emendamento: si sta lavorando a un Dpcm, previsto in tempi brevissimi, poiché si tratterà appunto di “aggiornare” una normativa già esistente. L’Authority per la Privacy subordina il via libera ufficiale alla lettura del provvedimento finale, ma un ok informale è già arrivato sulla base del funzionamento del meccanismo, che prevede una verifica “collettiva” anziché “individuale”.

E’ il coniglio uscito dal cilindro governativo per superare le polemiche e facilitare i controlli. Una App gestirà il dialogo tra il passaporto vaccinale finora richiesto (per ristoranti, musei, bar, cinema) e quello scolastico. Funzionerà come un “semaforo”: luce verde significa green pass “attivo”, rossa “non attivo”. Proprio come appare oggi al ristoratore o all’esercente che debba controllare l’ingresso dei clienti nel suo locale. Senza altre informazioni, e soprattutto senza mettere a disposizione del datore di lavoro dati delicati come l’avvenuta (o meno) vaccinazione o la guarigione dal covid. Accortezze che hanno tolto molte spine sul versante della privacy del lavoratore.

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La road map in vista del 13 settembre è serrata e prevede due step. La piattaforma operativa, che come pensato sin dall’inizio coinvolge Sogei e la direzione generale Digitalizzazione, Sistema Informativo Sanitario e Statistica del ministero guidato da Speranza. Ovvero, coloro che avendo gà predisposto il sistema operativo del green pass hanno le “chiavi” per rendere operativo l’aggiornamento.

In contemporanea, si lavora alla “veste giuridica” più adatta. Gli uffici tecnici hanno escluso la necessità di un decreto legge o di un emendamento poiché il decreto del 6 agosto già attribuisce all’Istruzione l’autorizzazione a “testare modalità alternative d verifica” del passaporto vaccinale, come appunto la nuova piattaforma. Dovrebbe bastare quindi un Dpcm o, in alternativa, un decreto ministeriale. A quel punto via libera al controllo automatico, evitando così anche rischi di assembramento dava nti agli ingressi. Mentre la previsione di 12 ore di anticipo sull’orario di lavoro agevolerebbe l’eventuale nomina dei supplenti. Questione di giorni, se non di ore per il varo definitivo. “Apprezziamo l’ipotesi di una App per la verifica collettiva dei green pass – ha sollecitato il presidente dell’Associazione nazionale presidi Giannelli - L’abbiamo chiesta sin dal primo momento. Tutto quello che aiuta dirigenti e personale ottimizzando il lavoro è ben accetto”.

Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.