Annuncio pubblicitario
Italia markets open in 4 hours 47 minutes
  • Dow Jones

    37.753,31
    -45,66 (-0,12%)
     
  • Nasdaq

    15.683,37
    -181,88 (-1,15%)
     
  • Nikkei 225

    37.907,65
    -54,15 (-0,14%)
     
  • EUR/USD

    1,0673
    -0,0001 (-0,01%)
     
  • Bitcoin EUR

    57.914,01
    -2.337,20 (-3,88%)
     
  • CMC Crypto 200

    885,54
    0,00 (0,00%)
     
  • HANG SENG

    16.310,85
    +59,01 (+0,36%)
     
  • S&P 500

    5.022,21
    -29,20 (-0,58%)
     

Solo il 17% degli italiani è davvero preoccupato per il coronavirus

L’emergenza coronavirus ha sconvolto il nostro quotidiano, eppure la popolazione italiana, per quanto consapevole dei rischi, risulta “moderata nell’espressione delle proprie apprensioni”. È quanto emerge dal sondaggio condotto Nielsen Global Connect in Italia con l'obiettivo di verificare l'effettivo impatto del Covid-19 nel nostro Paese.

Ebbene, il 94% della popolazione si informa sull’evoluzione dell’epidemia almeno una volta al giorno, mentre il 69% lo fa più volte durante la giornata. Solo il 17% del totale, però, si dichiara davvero preoccupato per il contagio.

La preoccupazione tra Nord e Sud

I più preoccupati in assoluto sono gli abitanti del Sud Italia (23%), seguiti dai residenti al Centro (15%) e dai residenti al Nord Est e al Nord Ovest (entrambi al 14%). La Campania è la regione con la percentuale più alta di persone in apprensione (28%), mentre le regioni più colpite (Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna) sembrano più tranquille. I "preoccupati" in Lombardia sono il 16%, in Piemonte e Veneto solo l'11%.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

"Attenti sì, spaventati no - ha commentato Stefano Cini, Marketing Analytics Director di Nielsen Global Connect in Italia - L'attenzione degli italiani nei confronti della diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale sta avendo due impatti principali sulla vita quotidiana: più informazione e più prevenzione. Si presta maggiore attenzione alle notizie e si dà maggior peso ad alcune semplici precauzioni igieniche, prima di pensare di evitare i luoghi pubblici o le occasioni di socialità. Siamo un popolo resiliente".

Quali sono le fonti più utilizzate per tenersi informati?

Il 74% degli italiani si affida prima di tutto a notiziari e programmi televisivi, seguiti da siti di news (39%), siti delle istituzioni (35%), stampa cartacea italiana (19%) ed estera (11%). Solo il 12% si affida a personale specializzato medico e sanitario.

VIDEO - Coronavirus, restrizioni per gli italiani all’estero

Cosa pensano che succederà adesso?

I vari input mediatici hanno portato gli italiani a farsi opinioni precise sulle tempistiche di rientro dello stato di emergenza: in particolare, c’è chi ritiene che basterà un mese per uscire dalla fase più critica (46%), e chi (per il 54%) ritiene che servirà più tempo. Incredibile ma vero, la regione più ottimista è proprio la Lombardia, con il 54% dei cittadini convinti che l'emergenza si risolverà entro 4 settimane.

Come evitano il contagio?

Il 79% degli italiani dichiara di lavarsi frequentemente le mani. Seguono l'utilizzo di disinfettanti e igienizzanti (45%) e il riparo delle cavità orali con fazzoletti usa e getta quando si starnutisce/tossisce (42%).

Il 49% degli italiani dichiara inoltre di evitare, ove possibile, luoghi pubblici e affollati, soprattutto in Lombardia (58%). Al contempo, il 30% dichiara di evitare i mezzi pubblici (39% in Lombardia) e l'8% ricorre a modalità di smart working (18% in Lombardia).

Come è cambiato stile di vita degli italiani ai tempi del coronavirus?

Più di un terzo degli italiani dichiara di aver ridotto la frequenza con cui mangia fuori casa (35%) e beve fuori casa (32%). In queste settimane stanno anche crescendo abitudini più "domestiche": il 27% della popolazione dichiara di guardare più televisione e il 15% più contenuti video online.

VIDEO - “Codogno non è l’inferno”: la testimonianza