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Spread sul filo di 300 punti, JP Morgan consiglia l'Italia

Le (Parigi: FR0000072399 - notizie) borse europee si confermano incerte, compresa Piazza Affari in attesa dell'Eurogruppo di questo pomeriggio. L'indice Ftse Mib (Milano: FTSEMIB.MI - notizie) scende ora dello 0,20% a 16.596 punti, zavorrato da Telecom Italia (Milano: TIT.MI - notizie) (-1,81% a 0,6525 euro) e da Fiat (-1,73% a 4,42 euro). Corre viceversa la Popolare di Milano ( +4,43%), mentre sul mercato dei titoli di Stato il Btp a 10 anni è scambiato a un rendimento del 4,59% con uno spread a quota 297 punti base.

JP Morgan nella sua strategia azionaria vede opportunità tra i Paesi della periferia dell'area euro e tra le banche. L’indice Euro Stoxx 50 Price Euro ha recentemente annullato tutti i guadagni da inizio anno, mentre le azioni globali sono salite un po' con i difensivi che di fatto hanno sovraperformato i ciclici di 220bp negli Stati Uniti e di 40bp in Europa.

Gli analisti di JP Morgan credono che il consolidamento possa continuare fino alla fine del mese di marzo e nel loro scenario base ritengono che questo finirà per essere una buona occasione per aggiungere rischio nel secondo trimestre 2013 a patto che lo slancio macro non inizi a deteriorarsi. In quest'ottica gli esperti consigliano di monitorare il trend della crescita della massa monetaria in eurozona, del prezzo del petrolio e dei cambi.

La massa monetaria è infatti un buon indicatore per le PMI. Se questa mostra un chiaro stravolgimento, allora il miglioramento dell'attività visto nel corso degli ultimi mesi potrebbe svanire. Alcuni poi negano l'importanza del cambio per gli esportatori dell'area euro, come la Germania, ma il forex, avverte il broker, potrebbe diventare un problema più grande di quello visto attualmente. Al contempo il prezzo del Brent è solo del 5% distante dai suoi massimi degli ultimi 5 anni.

Gli esperti di JP Morgan consigliano quindi di mantenere un basso beta. Tra i settori difensivi puntano su quello dei beni di prima necessità, seguito dal comparto farmaceutico. Invece hanno un sottopeso sui beni strumentali, sui settori minerario e dei prodotti chimici. E pensano che gli alti rendimenti del free cash flow rimarranno uno "stile vincente" da seguire nel momento in cui si vuole puntare su un'azione o un settore.

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A livello di posizionamento geografico, Italia e Spagna hanno sofferto in modo sproporzionato finora. Quindi per la banca d'affari valgono un buy. È interessante notare anche che i mercati periferici più piccoli stanno andando molto meglio: Portogallo, Irlanda e Grecia sono in crescita dell'8%, del 6% e del 13% da inizio anno rispettivamente.

"Pensiamo che l'incertezza politica che sta danneggiando i Paesi periferici più grandi abbia vita breve", aggiungono gli analisti di JP Morgan, osservando infine che le azioni periferiche hanno superato l'ampliamento degli spread obbligazionari.

"Riteniamo quindi che offriranno un buon punto di ingresso nelle prossime settimane e che le banche, che consigliamo di sovrappesare in portafoglio, possano essere il primo posto dove aggiungere del rischio in qualsiasi momento in cui ci sia un miglioramento del sentiment. Si consiglia dunque l'acquisto di Italia/Spagna e delle banche sulla debolezza e la vendita degli esportatori ciclici sulla forza", concludono gli analisti di JP Morgan.