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Sprechi in Sicilia in tempo di crisi, le assunzioni più controverse

Il simbolo della Sicilia (Fotolia)

In tempo di crisi, si cerca ogni soluzione lavorativa per sbarcare il lunario ed arrivare a fine mese. A volte però, queste soluzioni professionali "creative" provengono direttamente dalle istituzioni: lavori che a sentirli fanno anche un po'ridere, ma non quando gli stipendi dei dipendenti provengono direttamente dai cittadini.

E' il caso della Sicilia, la Regione che spende più della Lombardia per i suoi 17 mila dipendenti, assunti nelle commissioni più assurde. Come nelle ultime due commissioni istituite - fonte il Giornale - per "lo sci nordico" e per "l'abilitazione a maestro di snowboard". Nonostante l'isola non sia famosa per i suoi manti nevosi, è la neve ad essere la fonte di sostentamento più profiqua di questa regione: già anni fa la Sicilia utilizzò fondi strutturali Ue per la costruzione di una seggiovia in Provincia di Palermo e una pista per sci fondo in località Battaglietta, per un totale di 11,3 milioni di euro. Piste con una manutenzione extra lusso: ricorda il giornalista Bracalini che "l'estate scorsa, un dipendente provinciale ha chiesto il saldo per 43 ore di straordinario spalamento neve. In piena estate". Un extra che oltretutto ha arricchito questo dipendente in un anno di oltre 5 mila euro.

20mila precari assunti senza concorso: è braccio di ferro tra la Regione Sicilia e il Governo

La Sicilia continua ad essere la Regione con il record di funzionari, dirigenti, commissioni, consiglieri e consulenti controversi. Un surplus di figure professionali inutili, come - l'ultima - quella del "camminatore". Si tratta di una persona impiegata con lo scopo di camminare e spostare protocolli e altri documenti da un ufficio del Palazzo regionale ad un altro. In barba ad ogni forma di tecnologia. E soprattutto senza vergognarsi di affermare che questo è un sistema malsano, fatto di decenni di politiche di voti di scambio, che esigono un posto di lavoro, qualunque esso sia, purchè sia fisso e ben retribuito. E visto che le elezioni regionali in Sicilia sono prossime, non c'è tempo da perdere: bisogna accontentare tutti. In realtà colui che ha lanciato questo bando - Vincenzo Falgares, dirigente generale del dipartimento trasporti dell'assessorato alle infrastrutture e alla mobilità - sta cercando di coprire questi posti con la disponibilità di dipendenti disposti a trasferirsi da un dipartimento all'altro. Ma se nessuno risponderà all'appello, toccherà cercare queste 30 nuove, insolite figure professionali all'esterno. Come si dice, è uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo.