(Reuters) - I prezzi del petrolio restano invariati, con gli investitori che hanno rivalutato la possibilità che i piani di stimolo della Cina siano in grado di rilanciare l'economia del Paese, mentre il calo delle scorte di greggio e di carburante negli Stati Uniti fornisce sostegno ai prezzi.
Intorno alle 11,20, i futures sul Brent sono in leggero rialzo di 8 centesimi, o dello 0,1%, a 75,25 dollari al barile. Il greggio statunitense West Texas Intermediate è poco mosso, a 71,55 dollari al barile.
Ieri i prezzi hanno guadagnato circa l'1,7% dopo che la Cina ha annunciato il piano di stimolo economico più aggressivo dai tempi del Covid-19, con tagli ai tassi di interesse e finanziamenti governativi.
Gli analisti, tuttavia, hanno avvertito che è necessario maggiore aiuto fiscale per aumentare la fiducia nella seconda economia mondiale e questo ha intaccato l'impatto iniziale sui prezzi del petrolio.
"Gli operatori di mercato si chiedono se le ultime misure di stimolo della Banca Popolare Cinese siano sufficienti a sostenere la crescita dell'economia cinese e della domanda di petrolio", ha detto Giovanni Staunovo, analista di Ubs.
"Vedo comunque un ulteriore rialzo per i prezzi del greggio, con le scorte di petrolio che calano ancora a livello globale", ha aggiunto.
Le scorte di petrolio statunitensi sono diminuite di 4,34 milioni di barili la scorsa settimana, mentre quelle di benzina sono scese di 3,44 milioni di barili e quelle di distillati di 1,12 milioni di barili, secondo fonti di mercato che hanno citato i dati dell'American Petroleum Institute di ieri.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)