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Standard & Poor's e il governo spagnolo mandano Bankia al tappeto

Bankia (Other OTC: BNKXY - notizie) collassa sulla Borsa di Madrid, dove perde il 21,51% a 0,197 euro, in scia al declassamento operato da Standard & Poor's e alle ultime decisione del governo della Moncloa per arginare gli effetti della pesante crisi del comparto bancario iberico. Nel dettaglio Standard & Poor's ha tagliato il rating sul debito di lungo termine di Bankia da BB a Bb-, con outlook negativo, e della sua controllante Banco Financiero y de Ahorros (Bfa) da B a B- rimuovendo contestualmente il Credit Watch Negative deciso il 30 aprile del 2012.

L'agenzia, che ha confermato il giudizio di breve termine B di Bankia e abbassato da B a C quello di Bfa, ha sottolineato come il declassamento rifletta le implicazioni sul profilo finanziario e operativo della banca determinate dal piano di ristrutturazione approvato dall'Unione Europea il 28 novembre scorso, le pesanti perdite registrate nel 2012 per un totale di 22 miliardi di euro, il completamento dell'iniezione di capitali statali e il trasferimento di asset tossici alla bad-bank Sareb.

L'outlook negativo riflette il contesto operativo difficile e il rischio di insuccesso del piano di ristrutturazione, su cui non sono da sottovalutare le ultime decisioni prese dall'esecutivo guidato da Mariano Rajoy. La Moncloa ha infatti deciso di imporre pesanti perdite agli investitori delle banche nazionalizzate negli ultimi anni e di assumere advisor esterni per la gestione degli asset bancari.

L'ultimo provvedimento governativo per rivitalizzare un settore pesantemente colpito dallo scoppio della bolla immobiliare spagnola obbligherà azionisti e obbligazionisti a condividere i costi di ristrutturazione di cinque banche, mentre la scelta di McKinsey e Nomura quali advisor è solo l'ultimo tentativo di cambiare le sorti del piano di cessione di alcuni istituti come Catalunya Banc di cui il Frob non è riuscito a trovare un acquirente.

Il Frob, il fondo per la ristrutturazione ordinata del settore bancario istituito dalle autorità iberiche per risollevare le sorti di un comparto messo in ginocchio anche dal collasso dell'economia, imporrà perdite di quasi il 61% ad azionisti e obbligazionisti. Per quanto riguarda Bankia, la banca che più ha beneficiato dell'intervento statale e l'unica rimasta quotata sulla Borsa di Madrid, i soci perderanno tutti i capitali investiti e i possessori di titoli di debito junior subiranno
perdite di circa il 30% rispetto all'investimento originario.

Inoltre, per soddisfare le richieste avanzate dall'Unione Europea per concedere gli aiuti concordati con la Moncloa, il valore nominale delle azioni dell'istituto di Valencia sarà ridotto da 2 a 0,01 euro e quello delle azioni privilegiate e dei bond subordinati da 6,911 miliardi a 4,841 miliardi. Per ricapitalizzare Bankia bond e privilegiate saranno convertite in azioni ordinarie e il Frob inietterà 10,7 miliardi. Tali operazioni porteranno gli investitori a detenere poco meno dell'1% del capitale della banca.

Il Frob ridurrà il valore delle azioni privilegiate di Catalunya Banc del 61%, di Banco Gallego del 50% e di NGC Banco del 43% per poi convertirle in titoli ordinari. In questi tre casi, essendo istituti non quotati, il governo concederà agli azionisti la possibilità di cedere i titoli al fondo di garanzia dei depositi bancari.