Stati Uniti: Pmi manifattura sale a 59,1 a marzo (finale)
Nella lettura finale leggero miglioramento dell'indice Pmi manifatturiero che si è attestato a 59,1 contro i 59 della lettura flash e del consensus Bloomberg.
La Superlega è nata. Come funzionerà il nuovo torneo? Quanto vale? Quando inizia? "La Super League è una nuova competizione europea tra 20 club che comprendono 15 club fondatori e 5 qualificati annualmente. Ci saranno due Gironi composti da 10 squadre ciascuno, che giocheranno sia in casa che in trasferta. La Super League, riunendo i migliori club e i migliori giocatori al mondo, riuscirà ad offrire un’emozione e un coinvolgimento mai visti prima nel calcio", si legge sul sito ufficiale, appena lanciato. I club che aderiscono "riceveranno 3,5 miliardi di euro per sostenere i piani di investimento e per assorbire l'impatto della pandemia". Quando comincia il torneo? Sul sito si fa riferimento ad un generico "inizio ad agosto", senza indicare l'anno: si parte già nel 2021? Quando si comincerà, si creeranno 2 gironi da 10 squadre, con andata e ritorno. Le prime 3 di ogni girone accederanno ai quarti di finale, la quarta e la quinta classificata dei 2 gruppi si giocheranno gli ultimi 2 posti per la fase a eliminazione diretta. Quindi, avanti con quarti di finale e semifinali fino alla finale che si giocherà in gara unica in campo neutro. Sul sito si fa riferimento anche ai "contributi di solidarietà" che "cresceranno in linea con i ricavi della lega e si prevede che superino i 10 miliardi di euro durante il corso del periodo iniziale di impegno dei club. Questi contributi di solidarietà seguiranno un nuovo modello di regolare rendicontazione pubblica in piena trasparenza".
E' nata la Superlega e il calcio europeo viene scosso da un terremoto. "Dodici prestigiosi club europei hanno annunciato oggi congiuntamente un accordo per costituire una nuova competizione calcistica infrasettimanale, la Super League, governata dai club fondatori. Milan, Arsenal, Atletico Madrid, Chelsea, Barcellona, Inter, Juventus, Liverpool, Manchester City, Manchester United, Real Madrid e Tottenham hanno aderito in qualità di club fondatori. E' previsto che altri 3 club aderiranno come club fondatori prima della stagione inaugurale, che dovrebbe iniziare non appena possibile", si legge in una nota, pubblicata sul sito delle società. Il progetto è destinato a modificare radicalmente il quadro del calcio europeo e a svuotare di valore e significato le tradizionali competizioni, a partire dalla Champions League. La Uefa, prima ancora dell'annuncio, aveva prospettato l'ipotesi di provvedimenti dei confronti dei club, che rischierebbero l'esclusione dai rispettivi campionati nazionali. I 12 club, intanto, sono virtualmente fuori dall'Eca, l'associazione di oltre 200 società continentali che nella serata di domenica si è riunita -senza i secessionisti- ribadendo la propria fedeltà all'impianto della Uefa. "I club hanno concordato di partecipare alla Super League con un progetto di lungo termine. È previsto che altri top club europei aderiscano al progetto Super League, così da costituire un nucleo di club composto da un numero massimo di 15 membri fondatori permanenti, ai quali, in ciascuna stagione sportiva, si aggiungeranno altri club secondo un processo di ammissione, per un totale di 20 club", spiegano le società. La presidenza della Superlega è affidata a Florentino Perez. Andrea Agnelli e Joel Glazer, presidente della Juventus e copresidente del Manchester United, saranno i vicepresidenti. "La creazione della Super League arriva in un momento in cui la pandemia globale ha accelerato l'instabilità dell'attuale modello economico del calcio europeo. Inoltre, già da diversi anni, i Club Fondatori si sono posti l'obiettivo di migliorare la qualità e l'intensità delle attuali competizioni europee nel corso di ogni stagione, e di creare un formato che consenta ai top club e ai loro giocatori di affrontarsi regolarmente", spiegano le società. "La pandemia ha evidenziato la necessità di una visione strategica e di un approccio sostenibile dal punto di vista commerciale per accrescere valore e sostegno a beneficio dell'intera piramide calcistica europea. In questi ultimi mesi ha avuto luogo un ampio dialogo con gli stakeholders del calcio riguardo al futuro formato delle competizioni europee. I Club Fondatori credono che le misure proposte a seguito di questi colloqui non rappresentino una soluzione per le questioni fondamentali, tra cui la necessità di offrire partite di migliore qualità e risorse finanziarie aggiuntive per l'intera piramide calcistica", aggiungono. "I club fondatori continueranno a partecipare alle rispettive competizioni nazionali -si legge in particolare nella nota diffusa dall Juventus- e, fino all’avvio effettivo della Super League, Juventus ritiene di partecipare alle competizioni europee alle quali ha titolo di accedere. I club fondatori desiderano attuare il progetto Super League in accordo con FIFA e UEFA, tenendo in considerazione gli interessi degli altri stakeholder che fanno parte dell’ecosistema calcistico. Al contempo, onde assicurare il buon esito del progetto e così darvi pronta esecuzione, la società costituita per la Super League potrebbe anche agire in via giudiziale al fine di tutelare i propri diritti", si legge. "La Super League sarà organizzata e gestita da un’apposita società partecipata da ciascun club in egual misura. L’accordo prevede, pertanto, l’impegno di ciascun club a sottoscrivere una quota del capitale sociale della società, con un investimento iniziale di Euro 2 milioni incrementabili, ove necessario, fino a ulteriori euro 8 milioni. All’avvio effettivo della Super League ed a seguito della commercializzazione dei diritti audiovisivi relativi alla competizione, in base all’accordo è previsto che i club fondatori ricevano nel complesso un contributo di importo netto indicativamente pari a euro 3,5 miliardi, che verrà erogato in un’unica soluzione; questa somma, che sarà ripartita tra i club fondatori secondo percentuali da definire in base al numero definitivo di club fondatori , sarà resa disponibile attraverso adeguati strumenti di finanziamento sottoscritti da primarie istituzioni finanziarie internazionali", si legge. "Aiuteremo il calcio a ogni livello e gli daremo la giusta collocazione nel mondo. Il calcio è l'unico sport globale nel mondo con più di 4 miliardi di tifosi e la nostra responsabilità, come grandi club, è soddisfare i loro desideri", le parole di Perez. "I nostri 12 club fondatori rappresentano miliardi di tifosi nel mondo e il 99% dei trofei europei -ha detto Agnelli-. In questo momento critico ci siamo riuniti per consentire la trasformazione della competizione europea, mettendo il gioco che amiamo su un percorso di sviluppo sostenibile a lungo termine, con un meccanismo di solidarietà fortemente aumentato, garantendo a tifosi e appassionati un programma di partite che sappia alimentare il loro desiderio di calcio e, al contempo, fornisca un esempio positivo e coinvolgente".
Anche la Juventus ha presentato il proprio comunicato ufficiale sulla fondazione della Superlega. Il...
IL COMUNICATO I PRINCIPALI CLUB EUROPEI DI CALCIO ANNUNCIANO LA NUOVA SUPER LEAGUE Dodici prestigiosi c...
"Abbiamo ricevuto l'80% dello stipendio dal primo mese". Lo ha annunciato lo chef Locatelli a proposito della chiusura dei ristoranti nel Regno Unito.
Campania zona arancione da oggi, lunedì 19 aprile. La regione lascia così la zona rossa e passa nella fascia di colore a rischio Covid più basso e con regole, misure e divieti meno rigidi contro i contagi. Novità, quindi, sugli spostamenti, ma anche per gli orari di apertura e chiusura dei negozi a partire da oggi e fino al prossimo 15 maggio. L'apertura degli esercizi commerciali e dei servizi alla persona (barbieri, parrucchieri, estetisti) è infatti permessa, secondo un'ordinanza del governatore Vincenzo De Luca, "al fine di agevolarne la fruizione dilazionata da parte degli utenti, in deroga ad eventuali disposizioni più restrittive", dalle ore 7 alle ore 21.30 e senza obbligo di chiusura domenicale o settimanale, "fermo il rispetto della normativa a tutela dei lavoratori dipendenti". Sul capitolo scuola, "in funzione della ripresa in sicurezza delle attività e delle attività didattiche in presenza" è disposta "la riattivazione dei servizi aggiuntivi del trasporto pubblico locale in tempo utile a consentire l’operatività dei servizi scolastici nel rispetto delle vigenti disposizioni in tema di limiti alle presenze a bordo dei mezzi e delle altre disposizioni vigenti". Resta, ovviamente, l'invito generale alla massima prudenza e questo anche in vista delle riaperture del 26 aprile: "Dobbiamo fare molta attenzione perché se apriamo in maniera scriteriata fra 15 giorni torniamo a chiudere tutta l'Italia", ha avvertito De Luca, secondo il quale "la precondizione per aprire è aprire per sempre e dare un'accelerazione straordinaria alla campagna di vaccinazione". Ecco, intanto, che cosa si può fare e cosa no in Campania con il passaggio alla zona arancione. SPOSTAMENTI - Coprifuoco dalle 22 alle 5. Nella zona arancione è consentito uno spostamento giornaliero verso una sola abitazione privata abitata in ambito comunale, in non più di due persone (oltre a under 14 e persone disabili o non autosufficienti). Gli spostamenti verso altri Comuni (e quindi anche quelli verso altre Regioni/Province autonome) sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. A chi vive in un Comune che ha fino a 5.000 abitanti è comunque consentito spostarsi, tra le 5.00 e le 22.00, entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione o Provincia autonoma), anche per le visite ad amici o parenti nelle modalità già descritte, con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia. SCUOLA - Didattica in presenza per scuola materna, elementare e media. Le superiori garantiscono l’attività didattica in presenza ad almeno il 50 per cento, e fino a un massimo del 75 per cento, della popolazione studentesca, mentre la restante parte si avvale della didattica a distanza. BAR - Sono sospese le attività di servizi di ristorazione all'interno dei locali (tra cui pub, bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie). Fino alle 22 è consentita la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Nessuna restrizione per la ristorazione con consegna a domicilio. Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici ATECO 56.3 (bar e altri esercizi simili senza cucina) l'asporto è consentito fino alle 18. PARRUCCHIERI ED ESTETISTI - Esercizi commerciali tutti aperti in zona arancione, compresi i servizi alla persona (parrucchieri, estetisti ecc.). L’apertura degli esercizi commerciali e dei servizi alla persona (barbieri, parrucchieri, estetisti) è permessa "al fine di agevolarne la fruizione dilazionata da parte degli utenti, in deroga ad eventuali disposizioni più restrittive", dalle ore 7 alle ore 21.30 e senza obbligo di chiusura domenicale o settimanale, "fermo il rispetto della normativa a tutela dei lavoratori dipendenti". SPORT - Restano chiuse palestre e piscine. In zona arancione è consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all'aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno 2 metri per l'attività sportiva, salvo che sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o per le persone non completamente autosufficienti. E' consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio comune o, in assenza di tali strutture, in comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all'aperto attività sportiva di base. E' interdetto l'uso di spogliatoi interni nei circoli. In zona rossa sono sospese l'attività sportiva di base e l'attività motoria in genere presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sia all’aperto che al chiuso. Vietato lo svolgimento degli sport di contatto.
Le dichiarazioni di Antonio Conte, allenatore dell'Inter, dopo il pareggio in casa del Napoli.
La conduttrice Mediaset Maria De Filippi ha spiegato in che modo è nata l’abitudine di condurre “Uomini e Donne” stando seduta sugli scalini dello studio.
Al termine della sfida contro il Napoli, il tecnico dell'Inter, Antonio Conte, ha parlato ai microfoni...
Un bilancio disastroso quello del deragliamento che è avvenuto in Egitto a Nord de "Il Cairo". Non sarebbe ancora nota la causa dell'incidente.
AGI - Termina in parità il secondo big match di giornata tra Napoli e Inter, che allo Stadio Maradona non vanno oltre un 1-1. All'autogol di Handanovic risponde la rete di Eriksen: si ferma a 11 la striscia di vittorie consecutive della squadra di Conte, che si vede rosicchiare 2 punti dal Milan (-9); agli uomini di Gattuso invece non riesce l'aggancio al quarto posto della Juventus. Tantissimo equilibrio nella prima parte di gara, avara di grandi emozioni ed occasioni da gol. La prima vera potenziale chance capita al 27' sui piedi di Darmian, troppo altruista nel voler servire un compagno anziché calciare da ottima posizione. Un paio di minuti più tardi Lukaku colpisce una traversa, poi al 36' sono i partenopei a sbloccare la gara: Insigne crossa da sinistra, de Vrij frana addosso ad Handanovic che involontariamente si lascia sfuggire la palla nella propria porta, realizzando un goffo autogol. L'Inter prova subito a reagire già prima dell'intervallo (altro legno di Lukaku), ma è nella ripresa che pareggia i conti con la rete di Eriksen, bravo a trafiggere Meret con un gran sinistro dal limite. Con il passare dei minuti la gara entra in una fase di stallo e soltanto nel finale si riaccende, prima con il destro potente di Politano salvato dalla traversa, poi con un calcio di rigore prima assegnato al Napoli e successivamente revocato con l'aiuto del Var. Prima del triplice fischio succede poco altro, finisce 1-1 tra Napoli e Inter. Atalanta Juventus 1-0 L'Atalanta beffa la Juventus all'84' centrando 3 punti importantissimi per la corsa alla Champions League. Decide un siluro deviato di Malinovskyi, che permette alla squadra di Gasperini di superare la formazione di Pirlo e prendersi il terzo posto della classifica. La partita al Gewiss Stadium è molto avvincente, con le due formazioni che si danno battaglia in tutte le zone del campo, giocando a ritmi molto alti. La prima vera occasione è per i bergamaschi al 24', quando Pessina si libera al limite dell'area e calcia trovando una deviazione provvidenziale di de Ligt. La palla gol più grande però capita sui piedi di Morata una decina di minuti più tardi, con lo spagnolo che non riesce ad approfittare di un errore di Maehle sbagliando lo scavetto davanti a Gollini. Nella ripresa il match resta vivo e imprevedibile, ma nè l'Atalanta nè la Juventus trovano il modo di far male alla rispettiva retroguardia avversaria. Lo 0-0 sembra ormai scritto, ma all'84' il siluro del neo entrato Malinovskyi, con una deviazione decisiva di Alex Sandro, regala 3 punti pesantissimi alla squadra di Gasperini. Torino Roma 3-1 Dopo le fatiche di Coppa e l'euforia per la semifinale di Europa League conquistata giovedì, la Roma torna sulla terra perdendo in casa del Torino per 3-1. Alla squadra di Fonseca non basta l'iniziale vantaggio di Borja Mayoral, ribaltato nella ripresa dai gol di Sanabria, Zaza e Rincon. Tre punti che sanno davvero di salvezza per la squadra di Nicola, mentre per i capitolini è un ko che significa quasi addio alla corsa Champions, almeno per quanto riguarda il cammino in campionato. Appena 3 minuti sul cronometro e i giallorossi vanno subito avanti: Pedro tocca di tacco per Borja Mayoral, che controlla e batte Milinkovic per l'1-0. Si alza la bandierina dell'assistente, ma l'aiuto del Var è decisivo nel convalidare il gol dello spagnolo. Il Toro non ci sta e reagisce andando almeno un paio di volte ad un passo dal pareggio, con Lukic e Sanabria che non inquadrano lo specchio da posizione invitante. In tutto cio' la Roma avrebbe diverse occasioni per il raddoppio in contropiede, alcuni di questi anche in netta superiorità numerica, ma nessuna ripartenza viene sfruttata dai capitolini che mancano di precisione nei momenti decisivi. La squadra di Nicola resta viva e nei primi minuti della ripresa pareggia con Sanabria, che anticipa Mirante di testa sul cross perfetto di Ansaldi firmando l'1-1. Al 71' il Torino ribalta tutto con il neo entrato Zaza, che ribadisce facilmente in rete la respinta di Mirante sul tiro di Belotti. Nel finale la Roma ci prova con poca convinzione, resta anche in inferiorità numerica per l'espulsione di Diawara e nel recupero subisce anche il terzo gol firmato da Rincon, che non sbaglia su assist di Belotti. Lazio Benevento 5-3 Quinta vittoria consecutiva per la Lazio, che passa con qualche brivido in casa con il Benevento per 5-3. Oltre agli autogol di Depaoli e Montipò, segnano Immobile (doppietta e rigore sbagliato) e Correa, mentre Sau, Viola e Glik servono a poco per la formazione campana. I biancocelesti salgono a quota 58 punti in classifica, portandosi momentaneamente a -1 dal Napoli, impegnato stasera contro l'Inter. Avvio forte dei biancocelesti, che colpiscono un palo con Immobile dopo appena 4 minuti, sbloccando poi le marcature al 10': il protagonista è ancora il capitano laziale, che deposita in rete con l'aiuto di una deviazione decisiva di Depaoli. Tutto di Immobile invece il raddoppio capitolino al 20', propiziato da un bellissimo assist di Milinkovic. Al 37' c'è spazio anche per il tris della Lazio, con il calcio di rigore conquistato e realizzato dal Tucu Correa, prima dell'intervallo invece il Benevento torna in gara con la perla di Sau che vale il 3-1. Ad inizio ripresa però la squadra di Simone Inzaghi richiude subito il discorso con il secondo autogol campano di giornata, stavolta di Montipò sul cross basso di Correa. Il portiere giallorosso si riscatta parzialmente poco più tardi, parando un calcio di rigore ad Immobile. Penalty da una parte, penalty dall'altra: Marusic trattiene in area un avversario e Viola dal dischetto fa 4-2. Lapadula troverebbe addirittura la terza rete ospite che riaprirebbe ancor più chiaramente il match, ma una spinta di Caldirola punita dal Var rende vano il gol dell'attaccante. 4-3 che arriva comunque nel finale ad opera di Glik, ma è una rete inutile nonostante tenga vive le speranze del Benevento negli ultimi scampoli di gara. Immobile fissa il finale sul 5-3. Bologna Spezia 4-1 Il Bologna supera lo Spezia con un bel poker tornando a vincere dopo due sconfitte di fila. Finisce 4-1 al Dall'Ara, grazie alle reti di Orsolini e Barrow oltre alla doppietta di Svanberg, mentre il sigillo di Ismajli è inutile per i liguri. I padroni di casa sbloccano dopo una decina di minuti dal fischio d'inizio, approfittando di un'ingenuità di Bastoni, che tocca di mano in area regalando un rigore ai rossoblù: Orsolini non sbaglia e fa 1-0. Il Bologna continua a premere e poco dopo raddoppia con Barrow, servito a porta vuota da Schouten dopo una verticalizzazione da applausi di Soriano. La formazione ligure non si arrende e al 34' trova il modo di tornare in partita con una deviazione fortunosa di Ismajli sul corner di Bastoni, pochi istanti più tardi invece il palo nega a Barrow la doppietta personale. Nella ripresa, nel giro di un quarto d'ora, il Bologna chiude il discorso con la doppietta di un super Svanberg, che con due reti sotto porta sigilla i 3 punti dei suoi. Orsolini colpisce una traversa, poi prima del triplice fischio il risultato non cambia più. Milan Genoa 2-1 Il Milan torna a vincere in casa dopo oltre due mesi, superando di misura un buon Genoa per 2-1. Decide la sfida di San Siro uno sfortunato autogol di Scamacca, dopo il botta e risposta tra Rebic e Destro nel corso del primo tempo. La squadra di Pioli accorcia momentaneamente a -8 dall'Inter capolista, impegnata stasera nel big match con il Napoli. Neanche un quarto d'ora sul cronometro e i rossoneri trovano subito la rete del vantaggio con Rebic, che pesca l'angolino dopo un batti e ribatti sulla punizione di Theo Hernandez. Gli ospiti però non si demoralizzano e restano in gara con buon carattere, pareggiando i conti al 37' con un colpo di testa di Destro su corner di Zajc. Il Milan torna a spingere nella ripresa e dopo aver sfiorato con Rebic e Kjaer il nuovo vantaggio, torna avanti con tanta fortuna al 68' grazie all'autogol di Scamacca, sfortunato nel deviare nella propria porta un corner dei rossoneri. Nel finale la squadra di Ballardini tenta il tutto per tutto alla ricerca di un altro pareggio, sbattendo contro il muro eretto da Kjaer e Tomori, che salvano letteralmente sulla linea le conclusioni in pochi istanti di Masiello e Behrami.
Finisce 1-1 il posticipo della 31esima giornata di campionato tra Napoli e Inter. Allo stadio Maradona gli azzurri frenano la corsa della capolista, andando in vantaggio al 35' grazie a un autogol di Handanovic ma nella ripresa Eriksen al 55' pareggia i conti. In classifica l'Inter sale a 75 punti, +9 sul Milan, a 60 i partenopei a -2 dal quarto posto occupato dalla Juventus. Al 17' la prima vera occasione, un tiro da fuori area di Fabian Ruiz che termina tra le braccia di Handanovic. Sull'altro fronte, minuto 22', cross teso per la testa di De Vrij che non trova lo specchio della porta. Al 27' ripartenza di Lukaku che serve Darmian in area, il giocatore invece di tirare la mette al centro ma Insigne anticipa Lautaro. Poco dopo, sugli sviluppi di un corner, Brozovic la mette forte in mezzo rasoterra, Lukaku devia ma colpisce la traversa. Al 36' Napoli in vantaggio, Insigne va sul fondo, entra nell'area piccola e tira, Handanovic disturbato da De Vrij non trattiene il rasoterra e fa autorete. Subito dopo punizione tagliata di Eriksen, interviene Lukaku che colpisce il palo. Nel recupero Lautaro serve Barella che entra in area ma Meret in uscita bassa lo anticipa. Nella ripresa, minuto 55, l'Inter pareggia. Galoppata sulla destra di Hakimi che mette al centro, Darmian serve l'accorrente Eriksen che di sinistro da fuori area supera Meret con un diagonale indirizzato al palo lontano. Poco dopo Barella per Lukaku che non trova la battuta a rete da buona posizione, sul proseguo dell'azione tiro di Lautaro alto. La reazione azzurra è un tiro di Politano con Demme che non colpisce bene nel cuore dell'area. Al 63' occasione Napoli, su un cross da calcio piazzato svetta di testa Di Lorenzo ma la palla esce d'un soffio. Cambio nell'Inter, Perisic prende il posto di Darmian. Nel Napoli dentro Mertens per Osimhen. Nell'Inter cambio in avanti con Alexis Sanchez per Lautaro. Percussione di Insigne che parte dalla fascia, si accentra e passa a Zielinski fermato in maniera regolare al limite dell'area. Al 79' Politano penetra nell'area nerazzurra con uno slalom e di destro colpisce la traversa. All'81' lavoroper il Var per un intervento di De Vrij in area su Zielinski, Doveri non ravvisa gli estremi del rigore. Dentro Gagliardini per Eriksen. Nel finale Gattuso getta nella mischia Elmas per Zielinski. Nel recupero dentro Bakayoko per Fabian Ruiz e Hisaj per Politano. Al 91' Hakimi si trova a due passi da Meret, Manolas sventa il pericolo. Dopo 4 minuti di recupero arriva il triplice fischio dell'arbitro, dopo 11 vittorie consecutive l'Inter deve accontentarsi di un pareggio contro un ottimo Napoli.
Le pagelle di Napoli-Inter, posticipo della 31esima giornata di Serie A.
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La cronaca e le ultimissime notizie su Napoli-Inter, partita della 31ª giornata.
Mancano ormai pochi mesi alla fine dell'anno scolastico, ma come sarà l'esame di maturità 2021 per gli studenti delle superiori ?
Sabato la sua portavoce ha lanciato l'allarme su Facebook: "Alexei Navalny sta morendo. Nelle sue condizioni, è questione di giorni"
La Juve ha perso con l'Atalanta una partita che avrebbe tranquillamente potuto pareggiare, persino...
La Superlega non piace a Emmanuel Macron e a Boris Johnson. Il presidente francese e il premier britannico si sono schierati contro il progetto di un 'torneo per ricchi' che rischia di spaccare il calcio europeo. A fondare la Superlega dovrebbero essere Manchester United, Liverpool, Manchester City, Arsenal, Chelsea, Tottenham, Barcellona, Real Madrid, Atletico Madrid, Inter, Milan e Juventus. Macron ha chiarito che la Francia è pronta a sostenere "tutti i passi" che le istituzioni calcistiche valuteranno per difendere le attuali competizioni. La Uefa -con le federazioni e le leghe di Inghilterra, Spagna e Italia- ha dichiarato guerra al progetto. Toni perentori anche dal premier britannico Boris Johnson. "I progetti per una Superlega europea sarebbero molto dannosi per il calcio, sosteniamo gli organismi calcistici in vista delle azioni che intraprenderanno", twitta Johnson. I piani dei club più ricchi "colpirebbero il cuore dell'attività calcistica nazionale e allarmerebbero i tifosi nel paese. I club coinvolti devono rispondere ai loro tifosi e alla comunità calcistica prima di andare oltre"
L’artista Annalisa Minetti potrà presto recuperare la vista avvalendosi di due occhi elettronici che sfruttano una tecnologia di ultima generazione.