Stellantis, dipartimento Giustizia Usa accusa Fca in causa su emissioni diesel
WASHINGTON/NEW YORK (Reuters) - Il dipartimento di Giustizia statunitense ha accusato la divisione Usa di Fiat Chrysler Automobiles di condotta criminale nell'ambito di un'indagine pluriennale sulle frodi relative alle emissioni di veicoli con motore diesel.
Reuters ha scritto la scorsa settimana che Fca Usa, ora parte di Stellantis, ha accettato di dichiararsi colpevole dell'accusa di condotta criminale legata ai tentativi di eludere i requisiti in materia di emissioni per oltre 100.000 vecchi pick-up Ram e Suv Jeep della gamma statunitense, patteggiando di pagare circa 300 milioni di dollari di multe.
Il giudice distrettuale di Detroit Nancy G. Edmunds ha fissato l'udienza di patteggiamento per Fca per oggi alle 13,30 locali.
L'accusa a Fca Usa è di cospirazione finalizzata a frode nei confronti degli Stati Uniti per violazione del Clean Air Act e di frode telematica, affermando che la casa automobilistica ha ingannato le autorità statunitensi e ha venduto i veicoli "sapendo che questi veicoli non rispettavano gli standard statunitensi sulle emissioni" e ha anche ingannato i clienti "con dichiarazioni false e fuorvianti".
Stellantis non ha commentato.
Il governo ha dichiarato che gli asset della divisione statunitense di Fca soggetti a confisca hanno un valore di 203,6 milioni di dollari. Fca Usa dovrebbe anche pagare una multa penale di circa 96 milioni di dollari nell'ambito dell'accordo.
L'imminente dichiarazione di colpevolezza rappresenta l'ultima azione significativa che i funzionari statunitensi dovrebbero intraprendere contro Fca nell'ambito delle frodi sulle emissioni di Co2.
I veicoli diesel interessati sono stati prodotti tra il 2014 e il 2016. Nel 2021, Fca si è unita al gruppo francese Psa - produttore di Peugeot - per formare Stellantis.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Sabina Suzzi)