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Stellantis Italia, accordo con sindacati per aumenti oltre 11% in biennio

Il logo Stellantis a Velizy-Villacoublay, vicino Parigi

ROMA (Reuters) - Stellantis, Ferrari, Iveco e Cnh Industrial hanno firmato oggi con i sindacati di categoria l'accordo per il rinnovo del contratto 2023-2026 che prevede un aumento salariale del 6,5% a partire da questo mese per i loro lavoratori italiani.

Lo dicono in diversi comunicati sia i sindacati che il gruppo automobilistico.

In base all'accordo un ulteriore incremento del 4,5% scatterà da gennaio 2024, mentre ai lavoratori saranno inoltre corrisposti bonus una tantum per complessivi 600 euro nel corso di quest'anno.

L'accordo riguarda quasi 70.000 lavoratori italiani dei quattro gruppi industriali.

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Uilm calcola che l'aumento mensile cumulato nel biennio per un lavoratore di livello intermedio sarà di circa 207 euro in Stellantis e di circa 214 euro per chi è impiegato in Cnh, Iveco e Ferrari.

"In particolare, nei primi due anni di applicazione del CCSL 2023-2026 è previsto un intervento economico aziendale complessivo superiore all'11%, a cui si aggiungerà un aumento dell'istituto 'indennità funzioni direttive' per i Professional, l'erogazione di 400 euro 'una tantum' in due tranches ad aprile e luglio e, per il 2023, di 200 euro in beni e servizi welfare che saranno disponibili per tutti i dipendenti attraverso la piattaforma dedicata", si legge nella nota Stellantis.

L'inflazione italiana armonizzata Ue (Ipca) è stata in media dell'8,7% nel 2022, ma ha superato quota 10% nella seconda parte dello scorso anno. Sebbene in rallentamento a inizio 2023, in febbraio è rimasta comunque vicina al 10%, in base ai dati preliminari.

La trattativa è iniziata a ottobre con la presentazione della piattaforma unitaria da parte dei sindacati firmatari del contratto, Fiom esclusa. Il contratto si applica comunque a tutti i lavoratori.

Il nuovo contratto dura quattro anni per la parte normativa; l'accordo sulla parte economica copre al momento i primi due.

(Giulio Piovacchiari, in redazione Francesca Piscioneri, editing Stefano Bernabei)