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Stellantis, in trim3 ricavi +29% ma emergono problemi logistica

Il logo Stellantis presso la sede a Poissy, vicino Parigi

MILANO (Reuters) - Stellantis ha registrato nel terzo trimestre una crescita dei ricavi netti del 29% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, sostenuta da maggiori volumi principalmente grazie al migliore andamento delle forniture di semiconduttori.

Il gruppo automobilistico, ora terzo a livello globale per ricavi, ha inoltre confermato la guidance sull'intero anno, per una crescita del margine operativo rettificato a "doppia cifra" e di un flusso di cassa disponibile industriale "positivo".

Se da una parte si registra il miglioramento della situazione sul fronte chip, tuttavia altre problematiche della filiera - principalmente legate alla logistica in Europa - stanno avendo un impatto sulle attività del gruppo.

In particolare, questo ha causato una crescita delle scorte di veicoli, con il Cfo Richard Palmer che sottolinea, per l'intero comparto auto, la scarsa disponibilità di camion e autisti per i trasporti dei veicoli.

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"Questi problemi hanno avuto un impatto sulla nostra capacità di convertire il nostro solido portafoglio ordini in vendite in Europa", ha detto Palmer presentando alla stampa i conti trimestrali. "Ovviamente ci aspettiamo di risolverli nel corso del quarto trimestre".

A Piazza Affari, intorno alle 10,50 il titolo è in ribasso del 2% circa, in linea con l'andamento dell'indice Stoxx europeo del settore.

In una nota Equita spiega che, nonostante l'incremento, il magazzino di Stellantis resta ancora ad un livello inferiore al normale, "che lascia spazio alla possibilità di mantenere price-mix positivo almeno nel breve".

NESSUNA ALLERTA ENERGIA

Palmer ha poi affermato che al momento il gruppo non vede alcun di tipo di allerta relativamente al possibile impatto della crisi energetica sull'operatività della filiera e dei fornitori di Stellantis. Il livello di preoccupazione è relativamente più basso rispetto a qualche mese fa, poiché "tutti stanno prendendo provvedimenti", ha aggiunto.

"Se l'inverno sarà, diciamo, normale, allora penso che siamo ragionevolmente fiduciosi di poter gestire la produzione senza significative interruzioni", ha detto il Cfo.

Il manager ha ammesso però che la "catena di approvvigionamenti molto estesa" di Stellantis potrebbe porre elementi di rischio.

"Piccoli intoppi dei fornitori ci possono creare grandi complessità" in termini di produzione finale dei veicoli, spiega.

Tornando ai conti i ricavi del trimestre si sono attestati a 42,1 miliardi di euro, sopra le attese degli analisti di 40,9 miliardi di euro, secondo un sondaggio Reuters.

A sostenere la crescita dei ricavi sono stati anche i prezzi netti favorevoli e gli effetti positivi dei tassi di cambio, ha spiegato Stellantis.

Le consegne consolidate sono salite del 13% a 1,281 milioni di unità, mentre le vendite globali di veicoli elettrici a batteria (Bev) sono aumentate del 41% rispetto al terzo trimestre dell'anno scorso per un totale di 68.000 unità.

(Giulio Piovaccari, in redazione Andrea Mandalà, editing Sabina Suzzi)