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Sterilizzazione fallita, ora l'ospedale dovrà mantenere il figlio della coppia

A friar walks out of the Brescia Spedali Civili hospital, Italy, Monday, March 16, 2020. For most people, the new coronavirus causes only mild or moderate symptoms. For some, it can cause more severe illness, especially in older adults and people with existing health problems. (AP Photo/Luca Bruno)
A friar walks out of the Brescia Spedali Civili hospital, Italy, Monday, March 16, 2020. For most people, the new coronavirus causes only mild or moderate symptoms. For some, it can cause more severe illness, especially in older adults and people with existing health problems. (AP Photo/Luca Bruno)

Il Tribunale di Brescia ha condannato gli Spedali Civili a saldare le spese sostenute da una coppia per crescere il figlio venuto al mondo dopo un’operazione che avrebbe dovuto evitare nuove gravidanze.

La donna, che dopo il terzo figlio aveva deciso di non voler più allargare la famiglia, si era sottoposta ad un intervento di legatura delle tube per evitare nuove gravidanze indesiderate, ma a pochi mesi da quell’operazione rimase incinta dando poi alla vita un bebè. Da qui la causa intentata da madre e padre, con i giudici che hanno condannato l’azienda ospedaliera a versare alla coppia poco più di 92mila euro, vale a dire 300 euro al mese fino al compimento del 25esimo anno di età del bambino.

Secondo i consulenti tecnici del giudice la condanna è scattata in quanto l’intervento di sterilizzazione non fu eseguito correttamente.

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