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Strategie sul Ftse Mib: come agire prima e dopo il referendum

Mentre il fatidico 4 dicembre si avvicina, continuano le previsioni sugli scenari post referendari. Intanto i mercati restano nervosi ed è anche per questo che è sempre difficile muoversi. I suggerimenti di Antonio Landolfi Trader Master presso la Trading Room Academy (ant.landolfi@libero.it)

Il 4 dicembre ci sarà il referendum italiano, lo stesso che la stampa estera non ha esitato a definire come una sorta di potenziale bomba per l'Europa. Cosa c'è di vero?

Questo articolo giunge a ridosso dell’appuntamento più importante per il panorama politico italiano. Il referendum confermativo del 4 dicembre si candida infatti a rappresentare un vero e proprio spartiacque per il futuro del nostro indice; ed infatti dovremo adottare una strategia diversa fra la prossima settimana e quella immediatamente successiva a tale evento. Una premessa essenziale è che l’eventuale vittoria del NO non produrrà secondo me alcun effetto negativo duraturo né sul listino, né tantomeno sui titoli di stato. Infatti i mercati generalmente non “tifano” mai per nessuno essendo sempre estremamente pratici e cinici e paradossalmente potrebbero perfino preferire ad un governo che in materia di provvedimenti economici sembra accartocciato su se stesso, un possibile governo di più larghe intese che potrebbe nascere da un eventuale NO referendario. Ovviamente degli scossoni iniziali potrebbero esserci, ma vedremo in seguito come approcciare tali possibili oscillazioni.

Come agire in attesa della consultazione e immediatamente dopo?

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Per questa settimana, anche se mi aspetto improvvisi vuoti d’aria, si possono “tranquillamente” comprare i test dei supporti, ma non compreremo rotture di resistenze: quindi per il nostro future buy 16140 ed anche 15850 con stop per entrambi 15730 e target 16680 e 17050. Sembrerà strano ma non solo non compreremo la rottura di resistenze, ma neanche le shorteremo perché in questo momento per quanto sembri scontato per qualcuno un crollo del mercato, è più facile che una discesa venga “riassorbita” (cioè recuperata) che non una rottura rialzista che potrebbe anzi preludere ad una salita ancora più importante.

Per la settimana post-referendaria, invece, compreremo l’eventuale rottura di 17140 qualora dovesse arrivare da lunedì 5 e non in gap-up per un eventuale SI al referendum; allo stesso modo non compreremo i supporti indicati di 16140 e 15850, bensì aspetteremo la loro eventuale rottura per comprare poi il riassorbimento (recupero) dello stesso, inserendo lo stop al minimo più in basso eventualmente segnato. L’unico supporto che compreremo è quello di 14755 con stop 14300 per target 17140.

Partendo da questi presupposti, quali titoli comprare?

Con una siffatta prospettiva per il future sull’indice, è difficile dare indicazioni precise sui titoli ed infatti i suggerimenti sono molto limitati. E’ possibile delineare un buy per: A2A (EUREX: 928195.EX - notizie) buy 1,035, stop 1,0110, target 1,13; Amplifon (Londra: 0N61.L - notizie) buy 8,93, stop 8,78, target 9,62; Popolare di Sondrio buy 2,79, stop 2,76, target 3,28. Farei invece attenzione ad uno dei migliori titoli del momento quale Astaldi (Londra: 0DMQ.L - notizie) che a 4,37 ha una solidissima resistenza.

Il future sull’indice tedesco DAX30, come più volte detto, è sicuramente più in forma, per quanto in verità anche incapace di accelerazioni positive degne di nota. Ed allora diventa molto più importante fare attenzione all’eventuale cedimento del supporto di 10505 che costringerebbe il future al test di 10180 che sarebbe perfetto per acquisti sulla lettera con stop 10010 e target 10690. In caso invece di rottura rialzista dei 10810, buy sul successivo ritracciamento a 10770, stop 10690 e target in area 11430.

L’indecisione sull’indice si traduce perfettamente nella mancanza di titoli buy e nella sola raccomandazione di stare alla larga dai titoli Infineon (Xetra: 623100 - notizie) e Thyssenkrupp (IOB: 0O1C.IL - notizie) .

Che dire invece per il future sull’indice americano S&P500?

Che è quello per il quale ricevo costantemente richieste su dove poterlo vendere per poterlo shortare con l’errata convinzione di riuscire ad essere fra coloro che lo avranno venduto sui massimi! Premesso che è vero che è un rialzo atipico in quanto raggiunto senza che i principali titoli siano ai loro massimi assoluti come sarebbe lecito attendersi, ma è pur vero che a pensare per questo di anticiparlo si corrono dei rischi non indifferenti.

A titolo cautelativo è corretto comprare stringendo gli stop ed attendere le prime evidenze di debolezza per poterlo shortare. Pertanto mi limiterei ad un buy a 2192, stop 2184 per target in area 2248; il sell lo demanderei a chiusura confermata almeno per 2 giorni al di sotto di 2124, stop 2136 e questa volta con target molto ampi da aggiornare strada facendo (quest’ultima operatività non ha per il momento moltissime chance).

Anche in questo caso, quali i possibili buy?

Maggiori indicazioni possono arrivare dai titoli dove qualche buy interessante si può trovare: Bank of America (Swiss: BAC-USD.SW - notizie) buy 18,40, stop 17,50, target 21,80; Coca Cola (NYSE: KO - notizie) , buy 39,30, stop 38,40, target 56,20; Microsoft (Euronext: MSF.NX - notizie) buy 57,40, stop 56,60, target 63,20; Starbucks (Hannover: SRB.HA - notizie) buy 56,18, stop 55,20, target 65,80. Attenzione invece all’andamento del titolo Berkshire Hathaway (Sao Paolo: BERK34.SA - notizie) in quanto, rappresentando quasi una replica dell’indice, diventa pericoloso in caso di discese al di sotto di 151 dollari confermate al di sotto dei 144; attenzione altresì al titolo IBM (NYSE: IBM - notizie) che ha fortissime resistenze fra 166,20 e 172.

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