Supermercati, gli italiani amano i discount: vendite aumentano del 10,1%

Supermercati, gli italiani amano i discount: vendite aumentano del 10,1%
Supermercati, gli italiani amano i discount: vendite aumentano del 10,1%

Quando si tratta di supermercati, gli italiani scelgono sempre più spesso di fare la spesa al discount. Complice il caro-bollette e l'aumento generale dei prezzi dei prodotti alimentari causato dalla guerra in Ucraina e dall'incremento dei costi di produzione, il cibo low cost dei discount è la prima scelta per un numero crescente di famiglie.

Secondo quanto rivela un'analisi Coldiretti sui dati Istat relativi al commercio al dettaglio, infatti, le vendite dei discount sono aumentate del 10,1% nel mese di aprile. Si tratta del balzo più elevato tra tutte le tipologie della grande distribuzione alimentare (grande distribuzione che complessivamente ha registrato un incremento del 5,5% degli acquisti di alimenti rispetto allo stesso mese dell'anno scorso - un risultato dovuto però unicamente al caro prezzi con le quantità di prodotti alimentari acquistati che si riducono dello 0,8%).

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"Il balzo dei discount – fa sapere la Coldiretti in una nota – evidenzia la difficoltà in cui si trovano le famiglie italiane che, spinte dai rincari, orientano le proprie spese su canali a basso prezzo, nel tempo della guerra".

"Gli aumenti record delle quotazioni per i prodotti energetici e le materie prime si riflettono, infatti, – sottolinea Coldiretti – sui costi di produzione del cibo ma anche su quelli di confezionamento, dalla plastica per i vasetti dei fiori all’acciaio per i barattoli, dal vetro per i vasetti fino al legno per i pallet da trasporti e alla carta per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi".

"Una situazione che – conclude la Coldiretti – nei Paesi più ricchi provoca inflazione, mancanza di alcuni prodotti e aumenta l’area dell’indigenza alimentare ma anche gravi carestie nei Paesi meno sviluppati".

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