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Svezia e Finlandia pronte per l'adesione alla Nato. Turchia contraria

Dopo decenni di neutralità Svezia e Finlandia questo mercoledì presentano formalmente domanda di adesione alla Nato nella speranza di entrare nell’Organizzazione il prima possibile. Nonostante la minaccia di veto da parte della Turchia, la premier svedese Magdalena Andersson e il presidente finlandese Sauli Niinisto hanno mostrato grande ottimismo sul loro possibile ingresso.

Helsinki e Stoccolma procedono dunque di pari passo attraverso questo l’iter di adesione all’Alleanza che è un segnale forte per dimostrare l’unità tra i due paesi scandinavi, ha fatto notare la Andersson.

L’accettazione della loro richiesta non solo renderebbe l’Alleanza più forte dal punto di vista militare ma potrebbe in qualche modo influenzare anche le sorti della guerra in Ucraina. La Finlandia ha una delle forze aeree e di artiglieria più potenti d’Europa. L’allargamento è visto dal Presidente russo Vladimir Putin come una minaccia reale.

Iter per l'adesione

Con la presentazione delle due candidatura si apre una procedura che dovrebbe concludersi con il loro ingresso nell’Alleanza atlantica. C’è tuttavia un iter da rispettare. Una serie di tappe codificate precedono l’ingresso nell’Organizzazione politico-militare creata nel 1949 per garantire sicurezza e difesa collettiva ai suoi membri. Un esame molto lungo e dettagliato.

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Svezia e Finlandia, hanno già allacciato rapporti molto stretti con l’Alleanza, avendo partecipato a missioni nei Balcani, in Afghanistan, in Iraq, oltre a numerose esercitazioni congiunte. Paesi membri dell’Unione europea, Svezia e Finlandia usufruiscono, inoltre, della clausola di assistenza mutua – prevista dall’articolo 42-7 – che li copre durante il processo di ratifica della loro adesione alla Nato.

Dopo che un Paese terzo ha deciso di aderire, i membri della Nato devono accettare all’unanimità di invitarlo a raggiungerli. Oltre al parere favorevole unanime, l’ingresso è subordinato ad una serie di requisiti. La tappa finale è la ratifica del protocollo di adesione da parte di ciascun Stato membro della Nato. Devono tutti trasmettere l’accettazione del nuovo membro al governo degli Stati Uniti, depositario del Trattato del Nord Atlantico.