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Tagli sui carabinieri, shopping di aerei

Ma come investe, la Difesa? E come decide dove risparmiare? C'è da chiederselo, perché, a voler applicare la logica e il buon senso, qualcosa non quadra.

Andiamo con ordine. In regime di austerity e di necessità di risparmio nella spesa pubblica, l'ormai famigerata spending review del governo, è intervenuta come una mannaia su 1500 aspiranti carabinieri che avevano superato il concorso per accedere all'arma. In una specie di beffa burocratica raccontata da Federconsumatori, dei 1886 previsti dal bando, ne sono stati arruolati solamente 375 fra coloro che avevano avuto successo. E gli altri? Be', sono stato categorizzati come "idonei non prescelti", una dicitura che li colloca in un limbo di incertezza, senza alcuna possibilità di pianificazione del proprio futuro, visto che non sono previste, al momento, nuove assunzioni. Né sono state date agli idonei non prescelti garanzie di sorta.

Ragioni del taglio? La necessità di risparmiare, appunto. Almeno, questo è quel che sostiene la Federconsumatori, che si trova d'accordo (quante volte capiterà?) con la Lega Nord. Giovanni Torri, Vicepresidente della 4ª Commissione permanente (Difesa), ha infatti dichiarato: «Se questo governo pensa di combattere la criminalità con la spending review siamo veramente al paradosso. Mandare a casa 1.511 aspiranti carabinieri idonei dei 1.886 previsti dal bando è uno schiaffo a tutti i cittadini non solo all’ Arma dei Carabinieri». Il tutto, senza considerare che in molti comuni si lamenta carenza di organico nell'Arma.

Così, Federconsumatori preannuncia un ricorso al Tar in attesa di chiarimenti dal Ministero.

Nel frattempo, però, se per i carabinieri si taglia, non ci si risparmia per altro. E così, tocca parlare, ancora una volta, degli aerei da guerra che l'aeronautica e la marina italiane avranno in dotazione a partire dal 2013: argomento che ha già suscitato polemiche infinite fra alcune forze politiche e il Ministro Di Paola.

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Sono 60, gli F-35A che saranno consegnati a partire dal 2013. E 30 gli F-35B che invece arriveranno a partire dal 2015. I costi, che hanno già suscitato parecchie polemiche in passato, sono lievitati ancora: 99 milioni di euro per il tipo A. 106,7 milioni di euro per il tipo B. Un bell'aumento, visto che, secondo l'ultima relazione alla Commissione Difesa della Camera del Generale Debertolis, il costo unitario per l'F-35A avrebbe dovuto essere di circa 80 milioni di euro. Una stima che si è rivelata al ribasso e che aveva già fatto gridare allo scandalo.

Il nuovo totale della spesa per gli aerei è di 9 miliardi di euro e spicci, per un'operatività che dovrebbe partire dal 2016.

Alla luce di queste cifre, non si spiega, insomma, la logica con cui si taglino i carabinieri e si comprino aerei così costosi: e non si tratta solo della solita polemica fra Governo e pacifisti. Quel che sembra venir meno è, appunto, il buon senso.

La Regione Campania taglia le auto blu e i cellulari Napoli, (TMNews) - La Regione Campania ha dato il via alla sue personale spending review. Con un provvedimento votato all'unanimità da tutti i partiti è stato deciso un taglio netto delle auto blu per assessori consiglieri e dirigenti di aziende regionali. La macchina di rappresentanza resterà a disposizione solo del presidente della giunta e di quello del consiglio regionale. Gennaro Salvatore è il primo firmatario del testo di legge. "Non risolve crisi di liquidità di regione ma visto che stiamo chiedendo sacrifici questi provvedimenti aiutano e danno un buon esempio" Il provvedimento che si chiama "Campania zero", prevede anche altre iniziative improntate al risparmio fra cui l'abolizione delle spese per i cellulari.