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TAN e TAEG: tutto quello che c’è da sapere

Se sei interessato a richiedere un prestito personale presso un istituto bancario o una finanziaria devi prima o poi necessariamente fare i conti con due parametri importantissimi al fine di valutare quale sia il prestito personale più conveniente. Stiamo parlando di TAN e TAEG. Sicuramente avrai già sentito parlare di loro, ma a che cosa corrispondono esattamente le due sigle? E in che cosa si differenziano in due termini?

Oggi abbiamo deciso di fare chiarezza su questo tema una volta per tutte in questo articolo. Se poi vorrai approfondire maggiormente l’argomento e avere maggiori informazioni su come si calcolano TAN e TAEG , ti consigliamo di consultare la guida redatta dagli esperti di prestiti di SuperMoney, il comparatore gratuito e online di finanziamenti e prestiti personali. Vediamo di seguito che cosa si intende quando parliamo di TAN e TAEG, a che cosa servono e perché è importante tenere sempre in considerazione questi due parametri quando ci si appresta a richiedere un finanziamento.

Che cos’è il TAN?

Per TAN si intende il tasso annuo nominale che può essere applicato a un finanziamento. E’ espresso in percentuale e costituisce il tasso di interesse puro che viene applicato al prestito personale ogni anno. Si tratta di un valore molto importante perché è a partire da questa percentuale che l’istituto bancario fisserà l’ammontare delle rate del finanziamento: minore è il valore del Tan, minore sarà l’importo della rata del finanziamento.

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Nello specifico si tratta di un tasso di interesse che deve essere utilizzato come termine di paragone con il tasso di rendimento delle attività finanziarie e con il tasso di sconto. Tuttavia è bene sapere che il Tan non corrisponde al tasso di interesse realmente applicato al finanziamento ma bensì al tasso effettivo moltiplicato per il numero di periodi in cui l’anno è tripartito. Spieghiamoci con un esempio: se si investe un capitale ad un tasso trimestrale del 2%, il TAN sarà pari all’8%, ovvero al 2% moltiplicato per 4.

Il tasso annuo nominale non comprende neanche i cosiddetti oneri accessori, ovvero le spese aggiuntive che chi richiede il prestito deve sostenere per stipulare il contratto di prestito personale (certificazioni, spese notarili, ecc.).

Che cos’è il TAEG?

Tuttavia il Tan da solo è un parametro che non permette di calcolare il costo complessivo del finanziamento e quindi non è sufficiente per valutare la convenienza del prestito personale. E’ infatti importante prendere in considerazione un altro fattore che prende il nome di TAEG. Può capitare di sentirne parlare anche come indice sintetico di costo o sotto la nomenclatura di indicatore sintetico di costo (ISC) ma sempre di TAEG si tratta. Anche questo valore è espresso in termini percentuali ed è stato introdotto dalla normativa europea 90/88/CEE.Con questa parametro si intende il tasso annuo effettivo globale, ovvero il parametro che indica il costo complessivo annuo del finanziamento che il cliente deve alla banca o alla finanziaria che ha erogato il prestito personale. Detto altrimenti, il taeg include sia il tan che le spese accessorie necessarie affinché la pratica contrattuale vada a buon fine. Vediamo di seguito le voci di spesa incluse:

  • Imposte

  • Spese conto corrente di appoggio (se obbligatorio)

  • Spese di istruttoria della pratica

  • Commissioni di incasso

  • Assicurazioni obbligatorie

Non rientrano invece nel taeg i bolli statali, le spese notarili, gli interessi di mora e le assicurazioni non obbligatorie.

TAN e TAEG: usali per confrontare i prestiti personali

In definitiva quindi, prima di richiedere un prestito personale in banca, ricordati sempre di comparare il taeg di finanziamenti differenti così da poter scegliere quello più conveniente.

Per concludere, la principale differenza tra Tan e Taeg è data dal fatto che quest’ultimo include anche il primo termine, oltre alle spese accessorie appena citate.

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