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Target2 Securities, per banche Italia troppi problemi tecnici, va rinviato, dicono fonti

di Luca Trogni

MILANO (Reuters) - Rinvio a fine settembre della partenza di Target2 Securities (T2S), la piattaforma che verrà gestita dalla Bce per il regolamento delle transazioni europee di titoli.

A chiederlo sono le banche italiane che, con quelle di Grecia, Malta, Romania e Svizzera (le ultime due solo per le transazioni in euro), dovrebbero inaugurare il nuovo sistema di pagamenti il prossimo 22 giugno. La richiesta è stata approvata all'unanimità dall'ultimo esecutivo Abi.

In alternativa, dice una fonte che sta seguendo da vicino i lavori preparatori, la soluzione potrebbe essere quella di lasciar partire gli altri Paesi, che hanno massa critica di gran lunga inferiore, e rinviare di qualche settimana il momento in cui l'attività di regolamento delle banche italiane si sposta da Montetitoli a T2S.

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La necessità di uno spostamento, spiegano più fonti italiane vicine alla situazione, è imprescindibile a causa dei numerosi problemi tecnici che i test delle ultime settimane stanno evidenziando. Il progetto, nato quasi dieci anni fa per avere una piattaforma unica per il settlement, in dirittura d'arrivo mette in evidenza difficoltà che rischiano di bloccare il normale svolgimento dell'attività di post-trading dei mercati finanziari.

"La piattaforma non è stabile. Il problema principale è che non c'è dialogo tra Target2 Securities e il flusso del contante su Target2" spiega una delle fonti.

Il malfunzionamento comporterebbe, ad esempio, il regolamento ritardato di aste e scambi sul mercato secondario dei titoli di Stato. "Sarebbe un problema enorme su un mercato in cui le tensioni sulla Grecia hanno aumentato di molto la volatilità" commenta un operatore del settore. "In caso di problemi vedo difficile anche il ritorno temporaneo al regolamento manuale. Con l'automazione generalizzata le operazioni sono interconnesse e si finirebbe con impattare sulla gestione della liquidità" dice un altro che evoca anche la possibilità, a cascata, di problemi delle banche con la propria clientela.

Nel 2014 il controvalore giornaliero regolato mediamente su Montetitoli è stato pari, in base ai dati Ecsda (l'associazione dei depositari), a circa 75 miliardi di euro.

Lunedì 25 maggio una riunione milanese del Nug (National user group) si è conclusa senza trovare un punto d'accordo. Da una parte i rappresentanti delle banche italiane secondo cui non ci sono più i tempi tecnici per avere una piattaforma sicura e affidabile da qui a un mese. Dall'altro i rappresentanti della Bce che non hanno voluto recepire le richieste, lamentano due rappresentanti italiani presenti all'incontro.

La stessa Montetitoli segnala agli intermediari i problemi, riassumendo l'esito del precedente test di migrazione verso T2S di metà maggio. "Il risultato complessivo, pur avendo dato riscontri migliorativi rispetto al precedente week end di migrazione, non è positivo nel suo complesso, principalmente a causa della mancata riconciliazione degli intermediari nei tempi previsti e la conseguente impossibilità di avviare le attività di testing attese per lunedì". Trasportato al fine settimana del 20-21 giugno significherebbe l'impossibilità di partire con T2S lunedì 22 giugno.

Del tema dibatterà il board di Target2 Securities che si riunisce domani 28 maggio a Francoforte. "Sarà il momento per fare il punto sullo stato di attuazione di T2S" dice una portavoce della Bce.

Altri test sono in corso in questi giorni. Nel prossimo fine-settimana è attesa una nuova simulazione della migrazione da Montetitoli.

Lo scorso 6 maggio uno dei due membri del board T2S non rappresentanti delle banche centrali, Paul Bodart, aveva aperto a uno slittamento, non oltre settembre, in caso di mancata soluzione dei problemi [ID:nL5N0XX2GL], ma la Bce aveva poi ribadito la data del 22 giugno.

ITALIA TRA PRIMI ADERENTI, FRANCIA E GERMANIA IN 2016

Le difficoltà evidenziate dalle banche italiane nascono anche dal loro ruolo di apripista.

L'Italia è l'unico paese di peso che, tramite Montetitoli, ha scelto di aderire al gruppo che inaugurerà Target2 Securities. Tra i grandi la Francia aderirà a marzo 2016, la Germania a settembre 2016, la Spagna nell'ultima fascia a febbraio 2017.

"Lo spostamento del primo gruppo a settembre 2015 non avrebbe nessun impatto sul calendario degli altri paesi" sottolineano da uno degli istituti di credito.

Qualche critica, forse tardiva, viene rivolta alla scelta di Montetitoli, che fa parte del gruppo Lse di inserire l'Italia nel primo gruppo. La società cederà a Target2 Securities la funzione di regolamento, mentre manterrà quello di custodia.

"Si è proposta per prima per sfruttare un vantaggio competitivo rispetto a concorrenti come Euroclear e Clearstream. In teoria ci sarà competizione sui costi e sulla qualità del servizio, ma l'impressione è che ogni banca rimarrà con il suo provider" commenta un tesoriere, riconoscendo che in una prima fase gli stessi istituti di credito hanno preso sottogamba il tema Target2 Securities.

Non è stato possibile avere un commento da Montetitoli che sul proprio sito si dichiara "pienamente impegnato a monitorare e facilitare il processo di migrazione delle attività dei suoi attuali e futuri clienti all'interno della nuova piattaforma".