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Tari, governo pronto a rimborsare chi ha pagato di più. Ecco cosa fare

Come fare? “I moduli sono stati già predisposti ma serve ancora una settimana per avere il quadro completo dei Comuni interessati” (LaPresse)
Come fare? “I moduli sono stati già predisposti ma serve ancora una settimana per avere il quadro completo dei Comuni interessati” (LaPresse)

In alcuni casi l’entità del rimborso può arrivare a 300 euro. Il governo è pronto a chiudere quanto prima il pasticcio-tari per evitare ulteriori ripercussioni negative sulla campagna elettorale che per il Pd si preannuncia tutt’altro che semplice. “I rimborsi sono sicuri nei Comune che hanno sbagliato”, ha precisato il viceministro all’Economia, Pier Paolo Baretta.

Come fare? “I moduli sono stati già predisposti ma serve ancora una settimana per avere il quadro completo dei Comuni interessati”, ha spiegato Baretta, riferendosi alle istanze di rimborso del tributo che sono generalmente disponibili presso ogni amministrazione locale per recuperare le somme versate in eccesso. “Tendo ad escludere il dolo in questa vicenda, parliamo di amministrazione pubblica”. Nel cambio da Tares a Tari è possibile che qualche errore sia stato fatto.

I contribuenti “prima dovranno verificare se e quanto hanno pagato in eccesso”, mentre “i Comuni dovranno controllare se è stato corretto quanto richiesto in questi anni e informare i cittadini”. Bisogna definire nel più breve tempo possibile il quadro in cui cittadini e Comuni devono muoversi.

La Tari gonfiata va immediatamente restituita dai Comuni colpevoli, senza che il contribuente sia costretto a procedere a complicatissimi calcoli per accertare se è incappato o meno nell’errore”, ha chiarito Massimiliano Dona, presidente dell’Unioni nazionale consumatori. “Come già promesso da alcuni sindaci, devono essere i Comuni stessi, con un provvedimento di autotutela, a rifare i calcoli e a restituire i soldi indebitamente percepiti, senza che il cittadino sia costretto a presentare domanda di rimborso”. Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ha chiesto agli 8mila Comuni italiani di pubblicare entro domani sui propri siti internet le modalità di calcolo della tassa rifiuti applicate sul proprio territorio.