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Telecom I.: broker buy dopo conti e novità su sviluppo fibra

La debolezza che sta caratterizzando quest'oggi Piazza Affari contagia anche Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) che, dopo sei sedute consecutive al rialzo, tira un po' il fiato, muovendosi leggermente sotto la parità. Il titolo, dopo aver archiviato la giornata di ieri con un rialzo di oltre due punti e mezzo percentuali, quest'oggi ha anche provato ad allungare il passo, salvo poi tornare indietro. Negli ultimi minuti il titolo viene scambiato a 0,837 euro, con un ribasso dello 0,3% e oltre 45 milioni di azioni transitate sul mercato fino ad ora, rispetto alla media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 95 milioni di pezzi.

I risultati completi dell'esercizio 2016

Telecom Italia ieri in serata ha diffuso i dati completi e definitivi dell'esercizio 2016, chiuso con un utile di gruppo di pertinenza della controllata pari a 1,8 miliardi di euro, rispetto alla perdita di 70 milioni del 2015.
I ricavi sono scesi del 3,5% a 19,025 miliardi di euro, mentre l'Ebit consolidato è salito del 25,6% a 3,7 miliardi di euro e l'Ebitda del 14,2% a 8,002 miliardi di euro.

L'indebitamento finanziario netto rettificato è pari a 25,119 miliardi di euro, in contrazione rispetto ai 27,278 miliardi dell'anno precedente. Sulla base di questi risultati il Cda ha deciso di proporre la distribuzione di un dividendo pari a 2,75 centesimi solo per le azioni privilegiate, mentre non ci sarà alcuna cedola per quelle ordinarie, in linea con la politica annunciata dal gruppo.

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Uno sguardo al futuro

Dando uno sguardo al futuro, Telecom Italia prevede di proseguire nel percorso di significativa trasformazione della società, unendo la crescita del fatturato e dell'Ebitda alla disciplina finanziaria e all'efficienza, con l'obiettivo di affermare TIM quale punto di riferimento del mercato in termini di qualità nel fisso e nel mobile.

Via libera a piano per accelerare la copertura in fibra

Da segnalare inoltre che il Cda ha approvato un piano per accelerare la copertura in fibra in particolare delle aree cosiddette C e D, a fallimento di mercato, per le quali Tim creerà un veicolo societario e selezionerà un partner finanziario che ne avrà la maggioranza.
Grazie a questa soluzione Tim eleverà la copertura del Paese al 99% nel 2019, rispetto al precedente target pari al 95%, a parità di investimenti.

Le reazioni delle banche d'affari e i giudizi sul titolo

Commentando i risultati del 2016, gli analisti di Equita SIM parlano di un utile netto significativamente superiore alle sue attese e al consensus. La sorpresa, come spiegato dagli esperti, è motivata da un saldo netto delle poste finanziarie che ha beneficiato di componenti non ricorrenti e puramente contabili, collegate alle opzioni del mandatory convertible bond.
Confermata la view bullish su Telecom Italia che per la SIM milanese resta da acquistare con un prezzo obiettivo a 1,27 euro.

La stessa indicazione d'acquisto giunge da Icbpi con un target price a 1,07 euro: una strategia confermata all'indomani dei numeri del 2016 che hanno battuto le attese degli analisti sul fronte dell'Ebit e dell'utile netto.
Secondo Icbpi il nuovo progetto sulla banda larga rafforza l'indicazione già emersa a febbraio, ossia una piena competizione rispetto ad Enel Open Fiber nelle aree a fallimento di mercato.
A supporto del giudizio positivo su Telecom Italia gli analisti segnalano il miglioramento dei trend operativi e le buone prospettive per l'anno in corso sia in Italia che in Brasile.

Bullish anche la strategia di Mediobanca Securities secondo cui il titolo potrà fare meglio del mercato, con un fair value a 1,34 euro. Oltre ai solidi conti del 2016, gli analisti apprezzano anche l'aggiornamento sullo sviluppo della fibra, definito importante in quanto permetterà al gruppo di accelerare ancor più i suoi piani, mantenendo una buona generazione di free cash flow.

Per Mediobanca ai prezzi attuali Telecom Italia offre un upside rilevante, mentre è più cauta la view di S&P Global Market che consiglia di mantenere il titolo in portafoglio, con un prezzo obiettivo alzato da 0,85 a 0,9 euro. Gli analisti hanno migliorato le stime sull'utile per azione di quest'anno da 0,006 a 0,07 euro sulla scia dei numeri conseguiti dal gruppo nel 2016.

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