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Telecom I. sale con rumors su Open Fiber. Confermato il buy

Tra le poche blue chips che oggi riescono a sottrarsi alle vendite a Piazza Affari troviamo Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) che sale in controtendenza rispetto al mercato. Dopo aver chiuso la sessione di ieri con un ribasso di quasi tre punti percentuali e reduce da ben otto giornate consecutive in calo, il titolo prova a recuperare terreno, muovendosi comunque con una certa cautela dopo il balzo iniziale.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) corso della mattinata infatti Telecom Italia è arrivato a segnare un massimo intraday a 0,691 euro, con un rally di oltre il 3%. In seguito il titolo ha ritracciato dal top e negli ultimi minuti viene scambiato a 0,677 euro, con un vantaggio dell'1,04%. Vivaci i volumi di contrattazione visto che fino ad ora sono transitate sul mercato oltre 95 milioni di azioni, già al di sopra della media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 87 milioni di pezzi.

Stop alla fatturazione a 28 giorni: più trasparenza su offerte fibra

Telecom Italia prova a risalire la china dopo il lungo ribasso che ha riportato le quotazioni sui minimi di novembre 2016. Il titolo è sotto i riflettori dopo che la Commissione Bilancio del Senato ha approvato un emendamento che prevede lo stop alla fatturazione a 28 giorni per servizi di telecomunicazione e pay-tv, segnalando che lo stop si applica anche a offerte prepagate e business.

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Gli operatori avranno 120 giorni per adeguarsi e gli analisti di Equita SIM ricordano che Telecom Italia fattura sul fisso a 28 giorni da aprile scorso.
Gli esperti si aspettano che gli operatori possano operare selettivamente incrementi di prezzo per compensare almeno in parte il vincolo sulla tariffazione, come anticipato dal CEO del gruppo.

L'emendamento approvato dalla Commissione Bilancio del Senato prevede inoltre l’obbligo di comunicazione al cliente della tecnologia utilizzata per il collegamento in fibra, un elemento a supporto degli operatori che utilizzeranno la rete OpenFiber (FTTH) rispetto a quella di TIM (FTTC).
La SIM milanese pensa però che il cliente sia piu? interessato alla prestazione offerta dal servizio che non alla tecnologia sottostante.

Pompei in uscita da Open Fiber: al suo posto Ripa?

A mantenere alta l'attenzione su Telecom Italia sono intanto le notizie riguardanti OpenFiber, la società che fa capo ad Enel (Londra: 0NRE.L - notizie) e Cassa Depositi e Prestiti, dopo che ieri si è appreso da ambienti finanziari che il CEO del gruppo, Tommaso Pompei, sarebbe in uscita e il suo posto dovrebbe essere occupato da Elisabetta Ripa, ex CEO di Telecom Argentina e attualmente membro del Cda di OpenFiber.
Il Sole 24 Ore parla della divergenza di opinioni tra Pompei e il presidente di Cassa Depositi e Prestiti, Bassanini, favorevole quest'ultimo ad una convergenza tra le reti.

La view di Equita SIM

Gli analisti di Equita SIM pensano che quest'ultimo tema tornera? nel vivo dopo le elezioni politiche e dopo l’eventuale decisione dell’autorita? per la separazione legale della rete.
In attesa di novità la SIM milanese conferma la sua strategia bullish su Telecom Italia, con una raccomandazione "buy" e un prezzo obiettivo a 1,06 euro.

Bca Akros ottimista sul titolo

Le indiscrezioni relative al cambio al vertice di OpenFiber non sono state confermate, ma potrebbero riaccendere la speculazione su un possibile accordo tra la società e Telecom Italia sulla rete.
Non a caso Banca Akros segnala che Elisabetta Ripa, indicata dai rumors quale sostituito di Pompei, sarebbe a favore di una fusione tra Open Fiber e l'ex monopolista italiano e della creazione di una rete nazionale.

Secondo gli analisti Ripa potrebbe essere la persona giusta al tavolo dei negoziati, visto che ha già ricoperto diverse posizioni all'interno di Telecom Italia e conosce molto bene il funzionamento interno dell'incumbent.
Anche Banca Akros mantiene una view positiva su Telecom Italia che definisce sottovalutato, motivo per cui consiglia di accumularlo in portafoglio, con un target price a 1,12 euro.

Bca IMI: possibile collaborazione tra Telecom e Open Fiber

A puntare sul titolo è anche Banca IMI che oggi ha rinnovato l'invito ad acquistare, con un fair value a 1,11 euro. L'idea è che gli attuali prezzi di Borsa scontino già un'eccessiva negatività e in particolare i problemi legati alla storia del gruppo.
Commentando le indiscrezioni su Open Fiber, gli analisti, alla luce del background di Elisabetta Ripa in Telecom Italia, vedono la notizia della sua possibile nomina a CEO di Open Fiber, come un segnale di possibile collaborazione con Telecom Italia.

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