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Telecom I.: vari i possibili approcci per la rete. Buy invariato

Nessun segnale di ripresa per Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) che, complice la debolezza di Piazza Affari, viaggia in territorio negativo, scendendo per la terza seduta consecutiva. Dopo aver chiuso la sessione di venerdì scorso con un ribassi di quasi due punti percentuali, quest'oggi il titolo arretra in maniera meno decisa, passando di mano a 0,8285 euro, con un calo dello 0,6% e oltre 13 milioni di azioni transitate sul mercato fino ad ora, rispetto alla media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 75 milioni di pezzi.

Cdp favorevole ad offerta Open Fiber per rete Telecom, contraria Enel (Londra: 0NRE.L - notizie)

A richiamare l'attenzione su Telecom Italia sono le indicazioni riportate da "La Stampa" durante lo scorso week-end che secondo gli analisti di Equita SIM danno evidenza di posizioni ancora contrastanti in seno al Governo su quale approccio seguire in relazione alla rete Telecom Italia.

In un articolo di sabato scorso il quotidiano sottolineava che il CEO di Enel e? nettamente contrario ad un’offerta per la rete dell'ex monopolista italiano da parte di Open Fiber, come vorrebbe invece fare Cassa Depositi e Prestiti che vede altrimenti difficolta? per il progetto Open Fiber, a causa del rischio di costi crescenti e di difficolta? nel definire il ritorno sull’investimento per la competizione di Telecom Italia.
L’articolo citava anche una valutazione della rete contenuta in uno studio del professor Decina di 13 miliardi di euro o oltre in funzione degli scenari tecnologici di miglioramento della performance del rame.

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I dubbi del sottosegretario Giacomelli

In un'intervista pubblicata domenica sempre su La Stampa, il sottosegretario alle telecomunicazioni, Antonello Giacomelli, ha voluto pero? esprimersi a favore della linea di Enel, evidenziando dubbi sulla valutazione di 13 miliardi di euro della rete Telecom Italia e sull’opportunita? di un bid nel momento in cui Open Fiber sta crescendo ed erodendo valore alla rete del gruppo telefonico. Giacomelli si e? espresso con scetticismo anche sulla strategicità dell’asset Sparkle e ha ipotizzato la possibilita? di accelerare l’asta per le frequenze 5G per reperire risorse alternative rispetto alle privatizzazioni di Poste/Ferrovie.

Auspicabile un accordo industriale tra Mediaset (Londra: 0NE1.L - notizie) e Telecom

Infine il sottosegretario alle telecomunicazioni si e? spinto anche a commentare con favore l’ipotesi di combinazione Mediaset-Telecom Italia per creare un operatore piu? forte, capace di sviluppare contenuti propri e aggregare in Europa mantenendo una leadership italiana.

Un accordo industriale tra i due gruppi è auspicabile, ma ci deve essere una presenza italiana ben visibile. A detta di Giacomelli occorre aggregare per opporsi a Netflix (Xetra: 552484 - notizie) e Fox e quindi in questa direzione va benissimo ogni collaborazione con la Francia, ma il ruolo dell'Italia deve rimanere importante.

La view di Equita SIM

Secondo gli analisti di Equita SIM, con posizioni contrastanti nello stesso Governo e a pochi mesi dalle elezioni sembra difficile che il dibattito sulla rete Telecom Italia possa diventare operativo a breve.
I dubbi che emergono da Cassa Depositi e Prestiti su Open Fiber e i rischi che quest'ultima pone a Telecom Italia, a detta della SIM milanese dovrebbero spingere a considerare un’aggregazione di Open Fiber nell'ex monopolista italiano, che potrebbe essere di reciproco interesse.
In attesa di novità gli analisti di Equita SIM mantengono una strategia bullish su Telecom Italia, con una raccomandazione "buy" e un prezzo obiettivo a 1,26 euro.

Le indicazioni di Bca IMI e di Credit Suisse (IOB: 0QP5.IL - notizie)

A scommettere sul titolo è anche Banca IMI che invita ad acquistare con un target price a 1,08 euro. Secondo gli analisti le affermazioni di Giacomelli lasciano aperti scenari alternativi di un accordo sulla rete tra Telecom Italia e Open Fiber che sarebbe nell'interesse di tutte le parti.

Più cauta la view del Credit Suisse secondo cui l'ex monopolista italiano avrà davanti a sè una serie di sfide tra cui lo sviluppo della rete in fibra e la crescente competizione sul mercato domestico. La banca elvetica non si sbilancia su Telecom Italia, mantenendo fermo il rating "neutral", con un fair value a 1 euro.

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