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Telecom I. vuole cedere 6.000 centrali. Buy rinnovato dai broker

Una seduta a due facce quella odierna per Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) che, dopo aver archiviato la giornata di ieri con un ribasso di oltre un punto percentuale, quest'oggi ha avviato gli scambi in salita. Approfittando anche degli spunti positivi offerti dal Ftse Mib, il titolo ha allungato il passo fino ad un massimo a 0,879 euro, con un progresso di quasi un punto percentuale.

In seguito però le quotazioni si sono rimangiate questo vantaggio, invertendo la rotta e terminando gli scambi a non molta distanza dai minimi intraday, fermandosi a quota 0,8575 euro, con un ribasso dell'1,55% e oltre 115 milioni di azioni scambiate, contro la media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 85 milioni di pezzi.

Telecom Italia avvia la dismissione di oltre 6.000 centrali telefoniche

Telecom Italia ha inizialmente guadagnato terreno sulla scia di alcune anticipazioni di stampa, riportate in particolare dal Sole 24 Ore, da cui si è appreso che il gruppo ha avviato la dismissione di oltre 6.000 centrali su un totale di 10.500 unità.

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Con la comunicazione invita all'Agcom, con 5 anni di anticipo come imposto dalla normativa, l'ex monopolista italiano ha avviato ufficialmente un processo di ammodernamento della rete, al termine del quale Telecom Italia avrà dei risparmi in termini di occupazione di spazi, consumi energetici ed efficienza tecnologica.
Il Sole 24 Ore ipotizza risparmi nell'ordine di qualche centinaia di milioni di euro nell'ambito di un'operazione che avrà un orizzonte temporale pluriennale al 2024.

Il commento di Equita SIM

Secondo gli analisti di Equita SIM è difficile quantificare oggi i risparmi che Telecom Italia potrà realizzare con la cessione delle 6mila centrali telefoniche, ma a loro dire è chiaro che a valle del completamento della rete NGA, che prevede una copertura al 99% nel 2019, saranno molteplici le occasioni di risparmio per manutenzione, energia ed anche per la gestione degli immobili.

Indicazioni incoraggianti da un rapporto di Asstel

La SIM milanese si sofferma inoltre sulle indicazioni del Sole 24 Ore relativamente ad alcuni dati oggetto di un rapporto di Asstel. Nell'articolo si legge che lo scorso anno il mercato italiano dei servizi mobile è cresciuto di 200 milioni o dell'1,5%, con una performance media dell'1,4% per Telecom Italia. Si tratta di una storica inversione di tendenza visto che il mercato era sceso dell'1,5% nel 2015 e dell'1,9% l'anno precedente.

L'Asstel ha calcolato che dal 2012 al 2015 il mercato è crollato del 26%, facendo scomparire 4,6 miliardi di euro di fatturato.
Intanto non cambia la strategia suggerita da Equita SIM per Telecom Italia che resta da acquistare con un prezzo obiettivo a 1,3 euro per le azioni ordinarie e a 1,12 euro per quelle della categoria di risparmio.

La strategia di Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie)

A scommettere sul titolo è anche Mediobanca Securities che oggi ha ribadito il rating "outperform", con un target price a 1,34 euro. Gli analisti hanno accolto con favore le indicazioni di stampa relativo all'intenzione del gruppo di dismettere 6mila centrali telefoniche.

Secondo Mediobanca questo conferma l'impegno del management nel portare avanti il piano industriale e l'innovazione della società. Gli analisti continuano a guardare con favore a Telecom Italia, ritenendo che i fondamentali abbiano margini di rialzo e segnalando al contempo che l'arrivo di Iliad (Londra: 0MGY.L - notizie) in Italia non sarà un problema e sarà gestibile dal gruppo.

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