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Telecom Italia: la manovra tariffaria piace agli analisti

Lo spunto positivo offerto ieri da Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) , con un guadagno di un punto e mezzo percentuale a fine giornata, ha avuto vita breve, visto che a distanza di poche ore le vendite sono tornate a dominare la scena. Il titolo ha imboccato da subito la via del ribasso, ampliando progressivamente le perdite, complice l'arretramento dell'indice di riferimento. Negli ultimi minuti Telecom Italia viene scambiato a 0,7605 euro, con una flessione dell'1,36% e oltre 62 milioni di azioni transitate sul mercato fino ad ora, rispetto alla media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 94 milioni di pezzi.

Incrementi tariffari dall'1 aprile: la view di Equita

Le azioni dell'ex monopolista italiano finiscono sotto i riflettori delle anche d'affari, dopo che la società ha informato sugli incrementi tariffari che entreranno in vigore dall'1 aprile prossimo. Previsto il passaggio alla contabilizzazione dei servizi ogni 4 settimane, quindi ogni 28 giorni e non più ogni mese come accaduto fino ad ora.

Dopo alcune verifiche gli analisti di Equita SIM confermiamo l’idea che gli incrementi tariffari introdotti da TIM dal prossimo 1 aprile avranno un impatto materiale, anche se lievemente inferiore a quanto indicato ieri dalla SIM.
Quest'ultima stima oggi che saranno coinvolti dalla manovra tanto i clienti consumer quanto quelli business e che l’applicazione dell’incremento sarà progressiva nel corso del 2017, dunque non tutti saranno colpiti dal primo giorno, senza dimenticare che solo una porzione dei clienti e dei contratti sarà coinvolta.

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Equita SIM stima quindi che l’incremento di vendite ed EBITDA possa essere nel 2017 di circa 120 milioni di euro, prevalentemente da consumer, e su base annua dal 2018 circa 200 milioni di euro, di cui circa 75% consumer e 25% business.
In sostanza il provvedimento potrebbe rappresentare una teorica spinta all’EBITDA domestico di circa il 2% nel 2017 e di circa il 3% dal 2018.

Per gli analisti è un elemento abbastanza rilevante il fatto che l’iniziativa di TIM non sarebbe isolata, in quanto almeno un paio dei concorrenti principali avrebbero già introdotto la politica 28 giorni nei mesi scorsi e quindi il grado di accettazione dei clienti dovrebbe essere almeno medio.
Nessuna modifica alla strategia suggerita per Telecom Italia che secondo Equita SIM resta un titolo da acquistare con un prezzo obiettivo a 1,27 euro.

La valutazione di altre banche d'affari

La stessa raccomandazione "buy" viene espressa da Banca IMI, con un target price a 1,08 euro. Con riferimento agli incrementi tariffari che scatteranno a inizio aprile, gli analisti prevedono un aumento dell'Ebitda domestico di circa 100 milioni di euro quest'anno e di 200 milioni il prossimo, segnalando che tale manovra sostiene gli obiettivi di efficienza del piano societario di Telecom Italia.

Deutsche Bank (IOB: 0H7D.IL - notizie) parla di una mossa intelligente, considerando anche le ultime azioni dei competitors, prevedendo al pari di Banca Imi che le vendite domestiche aumenteranno rispettivamente di circa 100 e 200 milioni di euro con riferimento all'anno in corso e al prossimo. La banca tedesca mantiene una view bullish su Telecom Italia, con un rating "buy" e un fair value a 1,25 euro.

Infine, a puntare sul titolo è anche Icbpi che consiglia di acquistare con un prezzo obiettivo a 1,07 euro. Gli analisti credono che la debolezza sofferta di recente da Telecom Italia rifletta in misura eccessiva i rischi sullo scenario competitivo domestico, specie alla luce dei risultati registrati dal gruppo nel 2016, dell'outlook sui trend operativi e dei multipli a sconto rispetto ai competitors.

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