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Telecom Italia offre oltre 20% capitale per battere Telefonica su GVT

Tecnici di Telecom Italia a lavoro a Roma. REUTERS/Alessandro Bianchi

MILANO (Reuters) - Il duello tra Telefonica e Telecom Italia per la conquista della brasiliana GVT vede il gruppo spagnolo in vantaggio sulla parte cash e sulla valutazione complessiva della società obiettivo, mentre quello italiano offre al venditore, Vivendi, oltre il 20% del suo capitale.

Entrambe hanno proposto offerte vincolanti, ma quella di Telecom Italia ha una "clausola di uscita in caso di perdita significativa di valore di GVT", dice la nota Vivendi, senza dare ulteriori indicazioni.

La scadenza dell'offerta da parte di Telefonica è domani, ma prorogabile. Telecom da parte sua indica che la sua offerta termina il 20 settembre. La nota Vivendi dà però una data diversa, il 10 settembre, e al momento non è stato possibile avere un chiarimento sulla questione.

Il gruppo francese riunisce oggi il consiglio per valutare le due proposte. Decisiva sarà la strategia che intenderanno imprimere Vincent Bolloré, presidente dal mese di giugno, e il consiglio, davanti al bivio tra la continuazione o meno del processo di uscita dal settore telecomunicazioni e di focalizzazione sui media.

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"Sulla carta l'offerta Telefonica sembra nettamente più attraente dal momento che è più elevata e prevale come componenet cash" commenta Conor O'Shea, analista di Kepler Securities. "Ma il fattore Bollorè è un'incognita, ha interessi in Italia e qualcuno si chiede se c'è una ragione per cui lui e Vivendi vogliano avere una grande quota in Telecom Italia".

Un altro analista si attende da Vivendi una decisione "pragamatica".

TELECOM ITALIA, 1,7 MLD CASH, MA NIENTE AUMENTO

Telecom Italia valuta GVT 7 miliardi e offre 1,7 miliardi cash, il 21,7% delle sue azioni ordinarie e il 15% delle azioni della società fusa Tim Brasil-GVT, secondo la nota Vivendi.

L'operazione, spiega Telecom, parte con un aumento di capitale di Tim Brasil, che sarà sottoscritto da Telecom Italia, aumento necessario per acquistare una quota in GVT.

Seguirà la fusione tra le due società e l'acquisizione di una partecipazione nella società fusa da parte di Telecom Italia, con sue nuove azioni emesse a favore di Vivendi a 83 centesimi, in seguito a un aumento di capitale riservato.

Il gruppo italiano non farà aumenti di capitale a pagamento o finanziamenti legati all'offerta.

Gli analisti notano che l'operazione porta a una diluizione sui multipli di Tim Brasil, che viene valutata intorno ai valori di mercato, a 5,7 in termini di rapporto Enterprise Value su Ebitda (EV/Ebitda), rispetto al 10 di GVT, secondo Icbpi.

La diluizione non si riflette direttamente sulla partecipazione nella società brasiliana che nascerà dalla fusione, ma sulla quota di azioni Telecom Italia che il gruppo dovrà emettere per acquistare la partecipazione Vivendi nella nuova società e arrivare al 60%, indicato dalla nota.

A fronte di una valutazione dei multipli di Tim Brasil in linea con quelli di GVT, la quota Telecom necessaria per realizzare l'operazione con Vivendi sarebbe stata significativamente più contenuta.

TELEFONICA, AZIONI TELECOM AL POSTO DI VIVO-GVT

Telefonica valuta GVT 7,45 miliardi di euro e offre 4,663 miliardi cash e il 12% della società che nascerà dalla fusione di Telefonica Brasil (Vivo), primo operatore del mobile in Brasile, e GVT.

Se il gruppo francese è interessato potrà tramutare la parte azioni nell'8,3% di Telecom Italia.

Il gruppo spagnolo dice che l'offerta scade il 29 agosto, a meno che non venga decisa una proroga. Prevede poi un'estensione automatica se Vivendi decidesse di iniziare trattative in esclusiva per un periodo di tre mesi.

BRASILE, LA CRESCITA A DOPPIA CIFRA RALLENTA

La contesa sul mercato brasiliano tra i due ex-monopolisti delle telecomunicazioni esplode in un momento di rallentamento dopo la crescita a doppia cifra vista per buona parte dell'ultimo decennio.

Pesa la crisi in America Latina, che si traduce in decisioni di spesa più caute da parte dei consumatori.

Tim Brasil ha registrato nel primo trimestre un fatturato in lieve calo (-0,2%), anche se l'Ebitda continua a crescere a una cifra (+8%).

Vivo ha registrato un rialzo dei ricavi inferiore al 2% e un calo dell'Ebitda del 26%, a causa di un deciso aumento dei costi di promozione.