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Telecom Italia verso nomina AD, Labriola in pole - fonti

Il logo Tim a Roma

MILANO (Reuters) - Il presidente di Telecom Italia , Salvatore Rossi, ha convocato per il 21 gennaio un consiglio di amministrazione per nominare il nuovo amministratore delegato, incarico per il quale è in pole position il direttore generale Pietro Labriola.

E' quanto riferiscono a Reuters quattro fonti vicine alla situazione.

La convocazione arriva dopo che un gruppo di cinque consiglieri, tra cui due rappresentanti di Vivendi, aveva sollecitato un'accelerazione del processo di nomina del successore di Luigi Gubitosi che lo scorso 26 novembre aveva rimesso le deleghe, per poi lasciare il consiglio il 17 dicembre.

Labriola è già stato incaricato di stilare un nuovo piano, che potrebbe comprendere la separazione dell'infrastruttura di rete di Tim nell'ambito di una strategia volta a far emergere il valore della società e dei vari business, hanno spiegato nei giorni scorsi alcune fonti.

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Le linee guida di questo piano saranno presentate da Labriola in una riunione informale con i consiglieri il 18 gennaio, in quello che viene considerato un passaggio cruciale per allargare il più possibile il consenso del board intorno a Labriola, sia da parte di Cdp, secondo principale azionista di Tim con una quota del 10%, che da parte dei consiglieri indipendenti.

Cdp, ha spiegato una fonte, non ha alcuna preclusione nei confronti dell'attuale AD di Tim Brasil, ma non vuole esprimere alcuna posizione prima di aver esaminato il piano che Labriola sta approntando, almeno nei suoi pilastri essenziali.

Tale piano sarà fondamentale anche per determinare la posizione del board di Tim rispetto alla proposta di Kkr, che ha messo sul piatto 10,8 miliardi di euro per acquistare l'intero gruppo, in quanto fornirà un benchmark agli amministratori per prendere posizione rispetto all'offerta del fondo statunitense.

Kkr ha infatti chiesto una due diligence confirmatoria di quattro settimane per formalizzare la propria offerta, richiesta sulla quale Tim non si è ancora espressa.

Vivendi, principale azionista di Tim con il 24%, ha però fatto sapere che la proposta di Kkr non riflette il valore del gruppo, di cui intende restare azionista di lungo termine.

E per la prima volta si è detta disponibile a ragionare su un progetto a guida istituzionale che preveda la cessione del controllo da parte di Tim dell'infrastruttura di rete in mani statali.

Intorno allo scorporo della rete di Tim ruotano anche i piani di Kkr, in un progetto che prevede di dare a Cdp il controllo dell'infrastruttura.

Resta al momento confermato il cda ordinario previsto per il 26 gennaio, spiega una delle fonti.

Intanto, spiegano fonti sindacali, è stato rinviato l'incontro previsto per domani tra i sindacati del settore delle telecomunicazioni e Labriola, che avrà luogo a fine mese, quando il manager sarà con tutta probabilità già stato nominato AD.

(Elvira Pollina, in redazione a Milano Sabina Suzzi)