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Tenaris in ribasso. La guidance 2017 non convince gli analisti

Una seduta tutta in discesa quest'oggi per Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) che, dopo aver chiuso la giornata di ieri con un rialzo di punto percentuale, ha avviato gli scambi già in calo, senza riuscire a risalire la china. Mentre scriviamo il titolo passa di mano a 13,2 euro, con un calo dell'1,64%, in controtendenza rispetto al mercato. Non molto vivaci i volumi di scambio visto che fino ad ora sono transitate sul mercato oltre 2 milioni di azioni, rispetto alla media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 3 milioni di pezzi.

Gli obiettivi di Tenaris per il 2017 e le novità dall'Investor Day

Tenaris perde terreno all'indomani dell'Investor Day che è stata l'occasione per il management di presentare i suoi obiettivi per il prossimo anno. I volumi globali di tubi OCTG sono visti in crescita del 23% nel 2017 a 10,4 milioni di dollari, dopo la contrazione del 25% di quest'anno, grazie al forte recupero del Nord America e ad una leggera ripresa in America Latina.
Si tratta di indicazioni abbastanza coerenti con le stime di Equita SIM che prevede volumi in crescita del 30% nel 2017.

La pressione sui prezzi, sia per effetto del destocking che dell’import da parte dei coreani, ha causato un calo del 37% dell’indice relativo al prezzo dei tubi Usa da settembre 2014 e questo livello è ritenuto insostenibile. Il gruppo prevede un graduale recupero dei prezzi in linea con la risoluzione del caso anti-dumping contro l’import dei coreani, relativamente al quale la sentenza definitiva è attesa per marzo prossimo.

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Dall'Investor Day è emerso che l'Argentina e il Messico continuano a rappresentare le opportunità di medio-termine piu? interessanti. In Messico Tenaris si aspetta una crescita marginale nel 2017, mentre più importante dal 2018 per effetto della Riforma Energetica. La società ritiene che in Argentina il governo si stia muovendo nella giusta direzione per creare le condizioni per lo sviluppo di Vaca Muerta.

Infine, per quanto riguarda i dividendi la struttura finanziaria è solida, ma il management ha confermato di voler utilizzare una politica più coerente con un approccio di lungo termine. Gli analisti di Equita SIM si aspettano una riduzione della cedola a 0,35 dollari rispetto ai 45 cents stimati in precedenti e ai 45 cents distribuiti nel 2015.

Equita SIM taglia le stime e resta cauta sul titolo

La SIM milanese ha deciso di tagliare le previsioni sull'Ebitda del 2017 e del 2018 nell'ordine del 13%, mentre le attese sull'utile per azione sono ridotte del 30% con riferimento allo stesso biennio, per incorporare maggior cautela sui prezzi.

Per il 2017 gli analisti prevedono per Tenaris un fatturato in crescita del 28% contro il 32% indicato in precedenza, con volumi in aumento del 30% e prezzi dell'1%,, a fronte di un Ebitda rivisto da 1,19 a 1,03 miliardi di dollari.
Equita SIM ha deciso inoltre di ritoccare verso il basso del 3% il prezzo obiettivo da 12 a 11,6 euro, confermando la raccomandazione "hold" sul titolo.
Gli analisti riconoscono che il posizionamento di Tenaris si conferma unico nell'industria OCTG e la solidità finanziaria rappresenta un vantaggio competitivo rilevante con i livelli attuali di petrolio.

Negativi i giudizi di Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) e Kepler Cheuvreux

Bearish la strategia di Mediobanca Securities secondo cui il titolo è destinato a sottoperformare il mercato con un target price a 9,7 euro. Per gli analisti le stime sui volumi del gruppo sono basate su un aumento del numero degli impianti di un ulteriore 40% rispetto ai livelli correnti, ma questa ipotesi viene definitiva aggressiva dagli esperti.

I colleghi di Kepler Cheuvreux consigliano di ridurre l'esposizione a Tenaris in portafoglio, con un fair value a 9,7 euro. Per il broker la guidance 2017 è leggermente inferiore alle sue attese e gli analisti credono altresì che il gruppo taglierà il dividendo.

Banca Akros punta ancora su Tenaris

L'unico giudizio positivo arriva da Banca Akros che invita ad accumulare Tenaris in portafoglio, con un prezzo obiettivo a 13 euro. Gli analisti ritengono che nel medio-lungo termine il principale catalizzatore per il gruppo potrebbe essere un'acquisizione che dovrebbe contribuire a migliorare il costo del capitale della società.

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