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Il portale che mette in contatto coltivatori e proprietari di terreni incolti

Terraxchange nasce dall'idea di Marco Tacconi, un 25enne con la passione per l'agricoltura sostenibile

Terra Xchange

Non fate altro che sentire che è possibile avere un orto in casa, sul balcone o addirittura negli spazi condominiali e, sebbene avete tentato di piantare nella vostra abitazione aromi e frutti vari, quello che sognate è un appezzamento di terreno tutto per voi. Ma nonostante i tanti terreni incolti e abbandonati di cui sentite spesso parlare, non riuscite a realizzare il vostro desiderio perché non sapete da che parte cominciare.

Potreste, ad esempio, provare a partire dal web e cercare Terraxchange (terraxchange.it), un sito che è anche un social network e mette in contatto chi ha voglia di coltivare e chi di un terreno non sa che farsene. L’idea è di un ragazzo di 25 anni che, con una laurea in Agricoltura in tasca, una passione per le coltivazioni sostenibili e un’esperienza lavorativa in varie aziende agricole, una mattina di qualche settimana fa ha deciso di dare vita a questo particolare scambio.

Lui si chiama Marco Tacconi e vive sul Lago Maggiore, ambiente che, come ci dice, ha avuto il suo peso nel dare vita a questa iniziativa: “La zona in cui vivo ormai predilige il settore turistico pertanto ci sono tanti terreni incolti. Così un giorno mentre ero a casa ho pensato che si poteva creare un portale che venisse incontro a chi non ha un terreno, ma ha una voglia matta di prodursi le cose da mettere nel piatto. Che è poi anche il mio sogno: coltivare non a km0 ma a cm0”.
 
Una sorta di portale immobiliare?
“No, i terreni vengono prestati ai gestori in cambio di raccolto o, nel caso questo raccolto non ci fosse, attraverso il corrispettivo commerciale. In pratica, ci richiamiamo a un rapporto contrattuale molto antico: la mezzadria. Sul portale sarà possibile scaricare dei contratti prestampati validi. Questi contratti prevedono che, se appunto il proprietario terriero è distante dal luogo in cui si coltiva la terra, anziché dargli degli ortaggi deperibili, il 'mezzadro' darà, in cambio del terreno, il loro corrispettivo in denaro. Sul sito, poi, si troveranno anche modelli di ricevute e un regolamento dettagliato per evitare ogni incomprensione”.

E ogni contratto quanto dura?
“La durata è facoltativa, la decideranno le parti. Idem per il prezzo. Comunque, il documento una volta firmato ha validità contrattuale”.

E come si fa a trovare i terreni?
“Saranno tutti geolocalizzati tramite una mappa che permetterà al sistema di individuare terreni incolti non solo in Italia, ma in tutto il mondo. La mappa indicherà i tempi disponibili per avere in concessione il terreno e darà delle informazioni in merito. Oltre a un motore di ricerca, ci sarà un forum dedicato in cui anche le associazioni orticole già esistenti, gli orticoltori e tutti gli appassionati potranno conoscersi, organizzare eventi, e scambiarsi idee. L'idea di Terraxchange è quella di creare una rete tra tutti i possibili attori in modo che insieme si possa recuperare zone degradate e trasformarle in orti produttivi. L’inserimento degli annunci è gratuito”

Il sito è già attivo?
“E' online, ma non ancora al 100%. Se l’interesse continua ad esserci, come adesso, fra un mese o al massimo un mese e mezzo, contiamo di mettere online il portale funzionante e perfezionato. Da quel momento il sistema sarà automatico e tutti gli utenti potranno interagire liberamente”.

Finora che riscontri hai avuto?
“Tanti contatti, 450. Mentre il rapporto tra proprietari e coltivatori è di 1 a 10. Abbiamo pochi terreni rispetto alla voglia di coltivare che c'è e che percepiamo”.

Sei da solo in questa avventura?
“Al momento mi ci sto dedicando a tutto spiano, sono l’ideatore e il fondatore, ma ci lavorano anche altre persone. Le pagine social hanno vari amministratori, mentre la grafica è affidata a mia sorella che è designer. Il sito è stato creato da me, ma per la collaborazione cerco di avvalermi dell’aiuto degli amici”.

E come pensi di mantenerlo in futuro se gli inserimenti sono gratuiti?
“Al forum collegherò un’attività di e-commerce per vendere prodotti legati al giardinaggio e alla coltivazione dell’orto”.

Interessati? Basta che andiate sul sito, descrivete il vostro terreno che non coltivate da tempo o non avete coltivato mai o se invece siete degli aspirati agricoltori, fate sapere di più sulla vostra passione. Terraxchange è anche su Facebook e Twitter.