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Terza dose per tutti ma senza fretta. I grandi hub non riapriranno

Eighty-year-old ladies await the reservation of the anticovid vaccine in the De Candia Pharmacy in Molfetta on February 12, 2021.
The afternoon of 11 February was the first day to book the anti-Covid vaccine for the over 80s.
The ASL system is constantly going haywire and queues form in front of pharmacies.
On the first day of activation of the service, 22,300 bookings were made throughout Puglia, equal to 10 per cent of recipients. After 4.30 pm the Cup system also went slowly (Photo by Davide Pischettola/NurPhoto via Getty Images) (Photo: NurPhoto via Getty Images)

Diventa sempre più plausibile lo scenario di una terza dose di vaccino contro il Covid da poter somministrare a tutta la popolazione generale. Ad aprire a questa ipotesi era stato già ieri il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro. Nella giornata di oggi poi, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ha fatto un ulteriore passaggio in avanti immaginando un avvio di queste somministrazioni per tutta la popolazione a partire dal prossimo gennaio 2022, ossia una volta che saranno concluse le somministrazioni ai fragili, over 60 e personale sanitario.

“A partire da gennaio la terza dose di vaccino sarà con ogni probabilità estesa a tutti. È lo scenario più realistico per tentare di passare un inverno di convivenza il più serena possibile con il Covid”, spiegava stamattina il sottosegretario. Resta però un’incognita legata all’organizzazione di una campagna vaccinale così ampia. Ad oggi, infatti, tarando la somministrazione di una dose aggiuntiva solo per alcune categorie di persone si stava indirizzando la campagna vaccinale sempre più su farmacie e studi dei medici di famiglia. Se però si dovesse ampliare la platea a tutti gli over 12 è evidente che si prospetterebbe uno scenario completamente diverso con numeri ben più grandi da dover gestire. Si potrà quindi fare a meno dei grandi hub? A quanto pare, sì.

Come ci hanno spiegato fonti del Ministero della Salute, verosimilmente la somministrazione della terza dose avverrà gradualmente. Non ci sarà quindi la necessità di immunizzare velocemente più persone possibili, così come avvenuto all’inizio di questa campagna di vaccinazione contro il Covid, dal momento che entro fine anno verranno messe in sicurezza le persone più a rischio per patologie pregresse e dato anagrafico. Quanto al resto della popolazione, la terza dose è un richiamo che andrà fatto a persone la cui immunità al virus Sars-CoV-2 è sì in fase calante, ma di certo non completamente assente. Non essendoci più la necessità di dover correre, le somministrazioni potranno essere fatte nelle strutture ordinarie deputate a tale scopo. E dunque niente più grandi hub, grazie a quali oggi siamo riusciti ad ottenere una buona copertura vaccinale e che ora stiamo progressivamente riconvertendo al loro originario scopo. Le palestre torneranno dunque ad essere palestre, così come i centri commerciali e così via.

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Si dovrebbe dunque procedere senza fretta, attraverso i consueti canali di distribuzione e somministrazione del Ssn sul territorio.

Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.