TI Media, Kepler teme offerte più basse di 300 milioni di euro
In attesa del cda del 17 gennaio di Telecom Italia (Milano: TIT.MI - notizie) , che valuterà eventuali proposte migliorative per la controllata Telecom Italia Media (Milano: TME.MI - notizie) rispetto a quelle già esaminate lo scorso 6 dicembre, gli analisti di Kepler non hanno dubbi: " l'attuale e lungo processo di dismissione della partecipazione del 77% di TI Media potrebbe portare a un accordo senza il pagamento di un premio rispetto al prezzo corrente".
Per Kepler, infatti, le uniche due offerte presentate dal fondo di private equity Clessidra e da Cairo potrebbero essere inferiori ai 300 milioni di euro di enterprise value, al di sotto delle aspettative di Telecom Italia di 400 milioni di euro e dell'attuale enterprise value di 420 milioni di euro.
Anche per questo oggi Kepler ha tagliato il rating del titolo TI Media da hold a reduce e il target price da 0,10 a 0,08 euro, valore che si confronta con una quotazione attuale in borsa pari a 0,1540 euro (l'azione è ferma sulla parità rispetto a venerdì scorso).
" Abbiamo downgrad ato il rating per tenere in considerazione un 50% di donwside sui fondamentali visto che la r accolta pubblicitaria di La7 è in calo, a causa del difficile mercato televisivo italiano, e che la quota di audience è deludente nonostante i maggiori costi sostenuti per sostenerla e per riposizionare MTV Italia ", si legge nella nota di Kepler che ha rivisto al ribasso le stime sulla società.
La previsione del margine operativo lordo 2012 passa infatti da -29 milioni di euro a -39 milioni a causa del più basso contributo dei ricavi di La7 , di riflesso al difficile mercato italiano della pubblicità televisiva che potrebbe diminuire di oltre il 20 % nel quarto trimestre , e dell'audience debole .
L'ebitda di quest'anno è invece visto ora a -6 milioni di euro (da 19 milioni) e quello 2014 a 17 milioni (da 30 milioni) poiché Kepler ha abbassato il contributo di La7 . Di (KSE: 003160.KS - notizie) conseguenza il target price di TI Media scende a 0,08 euro. In pratica, le attività televisive sono valutate solo 0,05 euro per azione, l'operatore di rete 0,20 euro e l' indebitamento netto -0,17 euro per azione.
Naturalmente una rinuncia alla vendita di TI Media, in caso di un prezzo non ritenuto congruo, per gli analisti non permetterà alla controllante Telecom Italia (-1,9% a 0,6955 euro in borsa) di raggiungere il target di debito netto a fine anno a 27,5 miliardi di euro, aumentando la pressioni delle agenzie di rating sulla società e le probabilità di un taglio del dividend o.