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Tim e Cdp siglano protocollo intesa non vincolante per piano rete unica

Il logo di Telecom Italia su uno smartphone

MILANO (Reuters) - Telecom Italia, Open Fiber, Cdp Equity, Kkr e Macquarie hanno sottoscritto un protocollo di intesa non vincolante relativo al progetto di integrazione tra le reti di Tim e Open Fiber.

L'obiettivo del MoU, si legge in una nota diffusa ieri sera, è avviare un processo volto alla creazione di un solo operatore delle reti di telecomunicazioni, non verticalmente integrato, controllato da Cdp e partecipato da Macquarie e Kkr, che consenta di accelerare la diffusione della fibra ottica e delle infrastrutture Vhcn (Very High Capacity Networks) sull'intero territorio nazionale.

Le parti hanno condiviso che l'operazione possa articolarsi tramite la separazione delle attività infrastrutturali di rete fissa da quelle commerciali di Tim - mediante un'operazione societaria o combinazione di operazioni societarie da definirsi - e l'integrazione delle prime con la rete controllata da Open Fiber con modalità da definirsi.

Ad esito dell'operazione Tim, sul mercato italiano, potrà focalizzare in via prioritaria le proprie attività nei servizi di telecomunicazione e trasmissione di dati.

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Con la sottoscrizione del MoU non vincolante, le parti si sono impegnate a negoziare in via esclusiva i termini e condizioni dell'operazione con l'obiettivo di arrivare alla firma di eventuali accordi vincolanti entro il 31 ottobre 2022.

La sottoscrizione degli accordi - prosegue la nota - sarà portata all'approvazione dei rispettivi organi deliberanti e soggetta all'ottenimento delle necessarie autorizzazioni (incluse quelle in materia di antitrust) da parte delle Autorità nazionali ed europee competenti. Inoltre, a prescindere dalla struttura che potrà essere individuata e condivisa, l'operazione sarà sottoposta all'approvazione dell'assemblea di Tim.

I clienti Reuters possono leggere il comunicato integrale cliccando su

(Sabina Suzzi, editing Stefano Bernabei)