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Un titolo per il trading: PanariaGroup

Lettera su PanariaGroup che cede circa 2.5 punti percentuali, attestandosi a 2,96 euro (2.91 euro prezzo min. del giorno). I corsi potrebbero sfruttare il sostegno di 2,90 euro per risalire la china e tentare un nuovo allungo. In caso contrario, chiusure di seduta al di sotto di questo riferimento, potrebbero spingere i corsi in prima battuta fino a 2,77 euro.

Per chi volesse acquistare il titolo: intervenire in acquisto in area 2.94 euro per l’obiettivo a 3.30 euro, stop-loss a 2,88 euro.

Per chi detiene attualmente il titolo: attendere, vendere sotto quota 2.90 euro, per evitare un ulteriore discesa fino 2.77 euro in prima battuta.

Qualsiasi decisione d’investimento presa sulla base delle presenti informazioni è di esclusiva responsabilità dell’utente del sito. Tali informazioni non sono pertanto da intendersi in nessun modo come una sollecitazione al pubblico risparmio o all’investimento.

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Il mercato USA registra ancora una volta una crescita delle vendite in doppia cifra, con un incremento in dollari dell’11%, attribuibile a tutti i canali distributivi. I principali indicatori sull’economia statunitense continuano ad essere positivi; durante lo svolgimento della recente fiera del Coverings, tenutasi a Chicago, si è potuto riscontrare un generalizzato clima di fiducia tra gli operatori del nostro settore. L’incidenza del mercato statunitense sul totale dei ricavi è pari al 37%. I mercati europei hanno manifestato una crescita molto importante pari al 20%, trainata dalle brillanti performance in Portogallo, Germania e Olanda.

L’azienda portoghese del Gruppo negli ultimi anni ha sempre riportato crescite in doppia cifra sul mercato domestico, decisamente superiore rispetto ai principali competitor locali, incrementando via via le quote di mercato che ne fanno oggi il maggiore operatore. In Germania ed Olanda, oltre ai buoni risultati ottenuti sui clienti “tradizionali”, il Gruppo ha beneficiato del significativo sviluppo di nuovi canali distributivi. L’incidenza dei mercati europei sul totale dei ricavi è pari al 32%. Il mercato italiano conferma i lievi segnali di ripresa già manifestati lo scorso anno, con un incremento del 5%, sostanzialmente in linea con il dato del settore. Peraltro, sul mercato domestico non sono ancora evidenti delle prospettive di effettivo rilancio del settore immobiliare. L’incidenza del mercato italiano sul totale dei ricavi è pari al 19%. Gli altri mercati (ASIA, CANADA, SUD AMERICA, OCEANIA E AFRICA) sono in costante crescita e nel primo trimestre 2016 hanno realizzato un incremento del 9%. Si registrano dei miglioramenti omogenei in tutte le principali aree. Su questi mercati prosegue un’intensa azione commerciale per poter cogliere appieno le potenzialità di sviluppo. L’incidenza degli altri mercati sul totale dei ricavi è pari al 12%.

Pur con alcune riserve sul quadro macroeconomico generale, che nei primi mesi del 2016 ha espresso andamenti altalenanti, il Gruppo è fiducioso che l’attuale configurazione permetta di sfruttare pienamente i vantaggi competitivi ottenuti negli ultimi anni dalle attività effettuate di razionalizzazione, riorganizzazione ed investimento. Si ritiene peraltro che il processo di miglioramento dell’efficienza aziendale non sia terminato; in particolare nella Business Unit italiana, nel corso del 2016, si continuerà nelle attività di revisione dei modelli organizzativi esistenti, per poter raggiungere, a regime, benefici in linea con le Business Unit estere. Ci si attende per il resto del 2016 la conferma del significativo risparmio sulle tariffe energetiche per le Business Unit europee; ulteriori benefici sui costi di produzione sono attesi dall’entrata a regime degli investimenti effettuati nello stabilimento di Fiorano (terza linea e internalizzazione della levigatura delle lastre).

Autore: Pasquale Ferraro Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online