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Tod's, capitalizzazione raddoppia in due mesi con Ferragni e ipotesi M&A

Il logo Tod's presso un negozio a Roma

di Giancarlo Navach

MILANO (Reuters) - Non conosce soste il trend rialzista di Tod's, star del listino milanese anche oggi. In poco poco più di due mesi la capitalizzazione della società del lusso che fa capo alla famiglia Della Valle è aumentata di oltre un miliardo, superando i 2 miliardi di euro dopo che le azioni sono cresciute di oltre il 116%, portandosi ai massimi da agosto 2018.

Il balzo, spiegano trader e analisti, è conseguenza del duplice effetto legato all'ingresso della nota influencer milanese Chiara Ferragni nel Cda e alla salita di Lvmh al 10% del capitale, che ha alimentato ipotesi di M&A con il colosso del lusso francese. Tutto è avvenuto nel giro di due settimane lo scorso aprile.

Intorno alle 11,50 le azioni segnano una crescita del 12,5% a 63,4 euro dopo un nuovo massimo a 63,85 euro.

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"Credo che l'1-2 messo a segno da Diego Della Valle sia formidabile. Da una parte l'aumento della partecipazione di Lvmh – e le seguenti dichiarazioni – lasciano presagire che Tod's abbia pronto un 'cavaliere bianco' nel caso in cui la famiglia Della Valle voglia un giorno cedere il controllo. Dall'altra, l'arrivo di Chiara Ferragni 'spolvera' il marchio e lo rimette al centro dell'attenzione", dice Luca Solca, senior research analyst di Bernstein per il settore lusso.

Prima dell'annuncio sulla Ferragni lo scorso 9 aprile, le azioni Tod's venivano da un lungo periodo di debolezza, soprattutto nel periodo del primo lockdown di febbraio e marzo 2020, quando i consumi si sono fermati in tutto il mondo causa pandemia. Il titolo ha poi toccato i minimi storici a novembre, scendendo sotto i 18 euro per azione.

Se si confronta la performance stellare degli ultimi due mesi di Tod's con quella del gigante del lusso Lvmh emerge come quest'ultimo sia salito del 17%. Diametralmente diversa è tuttavia la capitalizzazione dei due gruppi: 2 miliardi per Tod's e 349,5 miliardi per Lvmh.

"Credo sia chiaro che alcuni marchi italiani – compreso Tod's – siano rimasti indietro nella loro capacità di essere rilevanti per i consumatori più giovani (in gran parte dipendente dall'attività di questi sui social media), nella comunicazione e nella innovazione di prodotto. L'arrivo di Chiara Ferragni – almeno sul versante dei social media – apre prospettive migliori", aggiunge l'analista di Bernstein.

La mossa di Della Valle è stata dunque apprezzata dal mercato perché potrebbe svecchiare il marchio, aprendo possibilità ancora inesplorate sul canale internet.

"L'arrivo di Ferragni può aiutare Tod's a incrementare il proprio focus sulle nuove generazioni grazie alla forte presenza dell'influencer sui social (circa 24 milioni di followers) e al suo stile", scriveva il broker Bestinver subito dopo l'ingresso dell'imprenditrice nel Cda.

E proprio due giorni fa il debutto molto positivo alla Borsa di Francoforte del fashion store online tedesco About You ha ravvivato queste attese: sul mercato gli osservatori hanno visto molte analogie con Tod's che, proprio grazie alla Ferragni, potrebbe aumentare le vendite dei suoi prodotti attraverso i canali del web.

Almeno questo è l'auspicio degli investitori. Nel frattempo, non si spengono le voci che il gruppo possa essere un possibile target nel processo di consolidamento del settore fashion a livello europeo. E il rafforzamento della quota da parte di Lvmh non fa che alimentarle.

Tuttavia, considerato che la famiglia Della Valle controlla il 64,4% del capitale, con Lvmh che ha il 10% e solo un 25,5% di flottante, qualunque decisione sull'azionariato non può che passare prima dal via libera dei fondatori, i cui diritti di voto superano il 75%.

L'anno scorso l'impatto della pandemia ha portato a un crollo del 30% dei ricavi del gruppo, una delle performance peggiori di un settore comunque fortemente segnato dalla crisi sanitaria. Si tratta del quinto anno consecutivo di vendite in contrazione per Tod's, che da fine 2017 è impegnato in un piano di rilancio dei suoi marchi.

(Giancarlo Navach, in redazione a Roma Stefano Bernabei)