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A Tokyo seduta interlocutoria (-0,31%) Sgomma Bridgestone

Seduta mista oggi alla Borsa di Tokyo, sulla quale hanno pesato, oltre a un certo rafforzamento dello yen sui mercati valutari, le dichiarazioni del ministro delle Finanze giapponese, Taro Aso, il quale ha escluso acquisti di titoli di Stato esteri nell'ambito della politica di espansiva di Tokyo.
In chiusura l'indice Nikkei dei 225 titoli guida ha accusato cosi' un calo di 35,53 punti pari allo 0,31% ed e' sceso a quota 11.372,34. In pur lieve controtendenza il Topix relativo all'intero listino, che ha invece guadagnato 0,92 punti pari allo 0,09% per attestarsi infine a quota 963,61.
Il dollaro è sceso contro lo yen in Asia con gli investitori esteri che hanno preso profitto. Il biglietto verde è a 93,65 yen da 93,96 yen registrato ieri a Londra, mentre L'euro e' a 125,06 yen da 125,49 yen. Secondo alcuni trader, i commenti di Aso (Taiwan OTC: 8443.TWO - notizie) non sono stati sorprendenti alla luce dell'accordo raggiunto al G20 secondo il quale i Paesi non useranno i tassi di cambio come obiettivi politici. Il mercato ha utilizzato le dichiarazioni del ministro giapponese come pretesto per prendere profitto.
L'attenzione del mercato sarà rivolta al bilaterale tra il primo ministro Shinzo Abe e il presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Se quest'ultimo dovesse dare il suo lasciapassare alle politiche di Abe, il mercato si aspetta un ulteriore indebolimento dello yen, hanno affermato i trader.

In luce Bridgestone (Other OTC: BRDCY - notizie) con un rialzo del 9,7%, attestandosi sui massimi dal 2006, dopo aver dichiarato che l'utile netto potrebbe salire del 37% a 235 miliardi di yen (2,5 miliardi di dollari) nel 2013, sulla scia di una diminuzione dei costi delle materie prime e dell'indebolimento dello yen.

Intanto Gree Inc, un operatore giapponese di social network, è salito del 3,9% sull'onda di un piano di buy back.
Sony (Xetra: 853687 - notizie) , il principale esportatore di beni di consumo, dal canto suo ha accusato una perdita dello 0,7% subito dopo le parole del ministro delle finanze Taro Aso che hanno rafforzato la valuta nipponica.

L'indice Msci Asia resta comunque sui massimi da 18 mesi, grazie alla ripresa della borsa giapponese e al nuovo corso della politica monetaria del Sol (Milano: SOL.MI - notizie) levante. Ma in base ai dati degli analisi l'indice ha un rapporto prezzo utili di 14,8 rispetto a 13,7 dello statunitense S&P 500 e ai 12,3 dell'indice europeo Stoxx Europe 600.