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Torino, è ancora antisemitismo: "Crepa sporca ebrea"

Crepa sporca ebrea”: la scritta shock è comparsa a Torino, sulla casa di una residente di origini ebraiche, proprio nel giorno dedicato alla memoria della Shoah. La donna, figlia di una staffetta partigiana, vive in corso Casale. La scritta è stata fatta sui muri del cortile interno del palazzo.

“Non ho mai fatto mistero delle mie origini, non ne ho mai visto il motivo”, racconta la donna, la cui identità rimane per ora ignota. E continua: “Purtroppo il mio non è il primo caso e questa escalation fa riflettere. Meno male che in tante scuole gli insegnanti, e non solo, educano i ragazzi al rispetto dei veri valori della storia. E' una brutta scritta, fa male. Fa tanto male... Una frase terribile, soprattutto nel Giorno della Memoria. Termini vecchi, passati, che però fanno ancora male”.

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La donna ha sporto denuncia in Questura. Sul fatto indaga la Digos.

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Proprio una settimana fa un altro episodio di antisemitismo ha coinvolto la cittadina di Mondovì, in provincia di Cuneo, dove qualcuno ha scritto “Juden Hier” (“Qui vivono degli ebrei”) sulla porta di casa di Aldo Rolfi, figlio di una donna sopravvissuta ai campi di sterminio, Lidia Beccaria Rolfi.

"Per ora non cancellerò la scritta”, ha detto la donna. “Voglio lasciarla come testimonianza di un gesto razzista, che non dovrebbe più accadere". Cosi' Maria Bigliani, la signora di origine ebree, figlia di una staffetta partigiana, che ieri a Torino sui muri dell'androne, ha trovato la scritta antisemita. "Nella mia vita - ha aggiunto - di battute stupide e razziste ne ho subite, ma ho sempre risposto per le rime. Mia madre mi avrebbe detto 'denuncia' ed è quello che ho fatto".