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Torna l'elettricità nella Kherson distrutta

Sebbene in molte delle abitazioni di Kherson sia tornata l'elettricità - come ha comunicato su twitter il consigliere presidenziale Anton Gerashchenko - la vita in città non è delle più comode, ma non tutti vogliono andarsene. Le squadre dell'eserito ucraino tentano sempre di convincere gli anziani a farsi accompagnare fuori da quella che resta ancora la linea del fronte, nonostante la ritirata delle truppe di Mosca.

Una seconda Mariupol?

"Kherson può diventare una seconda Mariupol. Ora dobbiamo far uscire quante più persone possibile. Non c'è elettricità, acqua e cibo. Serve aiuto. Gli ospedali hanno bisogno di aiuto, hanno bisogno di medicine. Dobbiamo fare il più possibile così la nostra gente può avere un posto caldo dove stare e ricevere tutto il necessario": spiegava ieri sera un volontario delle milizia civile. Intanto le interruzioni della luce continuano a interessare l'insieme dell'Ucraina.

Sorvegliano l'esercito russo

L'esercito russo non esclude che le forze ucraine possano attraversare il fiume Dnipro e condurre operazioni di controffensiva a est della regione di Kherson, minacciando tutte le importanti linee di comunicazione terrestri dalla Crimea alla terraferma. Lo scrive nel suo rapporto odierno sull'Ucraina l'Istituto americano per lo studio della guerra (Isw). Tuttavia, secondo un'analisi delle immagini satellitari delle fortificazioni russe nella regione, gli esperti dell'Istituto scrivono che le truppe di Mosca non contano sul fatto che saranno in grado di impedire alle forze ucraine di attraversare il fiume, e non danno la priorità alle posizioni difensive che fermerebbero questo attraversamento.

Nelle zone più orientali

I russi stanno rafforzando invece le loro posizioni lungo le linee di contatto critiche nella parte orientale della regione di Kherson per proteggersi da una possibile futura controffensiva di Kiev. E questo, osserva l'Isw, crea le condizioni per una difesa russa di lungo termine nell'est della regione, che può consentire agli ucraini di creare una robusta fortificazione sulla sponda est del fiume. Le immagini satellitari mostrano che Mosca dà la priorità allo scavo di trincee e alla costruzione di fortificazioni anticarro con blocchi di cemento, i cosiddetti 'denti di drago', lungo le linee di demarcazione che collegano le truppe russe sulla sponda orientale (sinistra) del Dnipro con le retrovie sudorientali nella regione di Kherson e la Crimea, così come con le aree orientali intorno alla città di Melitopol nella regione di Zaporizhzhia.