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Trading e Clearing via da Londra. Parigi e Francoforte nuovi hub

Parigi nuova capitale per le attività di trading, Francoforte per quelle di clearing. Potrebbe essere questa la nuova mappa della finanza europea dopo la decisione presa dal primo ministro inglese Theresa May di far uscire il Regno Unito dal mercato unico europeo. Una decisione che ha subito avuto conseguenze per la City di Londra, attualmente il grande hub europeo della finanza, con l'industria dei servizi finanziari che vale il 12% del pil britannico e impiega 2,2 milioni di lavoratori.

Dopo le parole della May, i più grandi istituti finanziari localizzati nella City hanno già fatto sapere che saranno costretti a spostare parte dei loro staff e aprire uffici in altri stati europei, per non perdere i cosiddetti "diritti di passporting", quelli richiesti dalla Unione Europea alle istituzioni finanziarie per poter svolgere attività di business con gli stati membri.

Axel Weber, presidente di UBS (Londra: 0QNR.L - notizie) , ha dichiarato alla CNN che la sua banca sposterà 1.000 dei suoi 5.000 dipendenti in Europa. Altrettanti ne saranno spostati da HSBC nella sede di Parigi, ha dichiarato il CEO Stuart Gulliver, facendo presente che i lavoratori interessati generano il 20% del fatturato delle attività di trading di HSBC nel Regno Unito. Per non parlare di JP Morgan, che potrebbe spostare addirittura 4.000 dipendenti.

Anche le imprese assicurative stanno seguendo la stessa strategia. Il CEO di Llloyd's, Inga Beale, ha dichiarato che si sta muovendo per aprire in fretta una sussidiaria nell'Unione Europea, al fine di preservare l'11% del fatturato che deriva dall'Europa. In caso contrario, a Lloyd's non sarebbe più permesso fornire servizi assicurativi.

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E se Parigi può diventare la nuova capitale del trading, Francoforte è seriamente candidata a diventare quella delle attività di clearing, con il sostegno da parte della BCE (Toronto: BCE-PRA.TO - notizie) a dare prevalenza alla città tedesca in questo tipo di operazioni una volta che Deutsche Boerse (IOB: 0H3T.IL - notizie) e London Stock Exchange (Other OTC: LDNXF - notizie) si saranno fuse. Le autorità di regolamentazione tedesche, i politici e la BCE spingono per un maggiore controllo sulla società; per conseguire tale obiettivo, dopo che la Gran Bretagna avrà lasciato l'UE, almeno una parte della nuova holding dovrà essere localizzata in Germania. Una holding duale, divisa tra Francoforte e Londra, potrebbe rispondere alle preoccupazioni dei regolatori, ma tale struttura rappresenterebbe un'erosione del potere per Londra, siccome la supervisione della nuova Borsa dovrebbe essere condivisa pienamente con le autorità della BCE e quelle tedesche.

Difficilmente queste considerazioni non verranno fatte dai politici tedeschi e francesi durante le prossime negoziazioni con il Regno Unito sulla Brexit. L'opportunità di business è troppo ghiotta per lasciarsela scappare. Da questo punto di vista, almeno sulla questione dei servizi finanziari, le trattative potrebbero terminare con un esito molto vantaggioso per Parigi e Berlino, soprattutto se supportate dagli altri stati membri. Magari in cambio di una maggiore flessibilità concessa sui conti pubblici.

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