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Tridico: "In pensione a 64 anni, propongo un compromesso"

BOLOGNA, ITALY - SEPTEMBER 25: Italian economist Pasquale Tridico, President of INPS (Italian Social Security Institute) attends the CGIL Trade Union National Convention
BOLOGNA, ITALY - SEPTEMBER 25: Italian economist Pasquale Tridico, President of INPS (Italian Social Security Institute) attends the CGIL Trade Union National Convention

Il 2021 ha segnato la fine di Quota 100, sostituita da Quota 102 quest’anno. “Nel triennio - spiega al Messaggero il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico - con Quota 100 si saranno pensionate circa 400 mila persone. Un numero di gran lunga inferiore alle stime iniziali. Con Quota 102 usciranno poche migliaia di persone”.

II Governo intanto ha aperto un tavolo con i sindacati. La proposta sembrerebbe quella di uno scambio tra flessibilità e ricalcolo contributivo dell’assegno: ”È un binomio che ripeto già da qualche anno. La flessibilità è possibile all’interno del modello contributivo. Io propongo un compromesso: si può anticipare l’uscita a 64 anni ottenendo solo la quota contributiva dell’assegno. Poi dai 67 anni si riceverebbe anche la parte retributiva. Credo che sia una soluzione accettabile anche per i sindacati. Ma credo anche che dovremmo imparare a maneggiare con cura l’informazione sulla sostenibilità dei sistemi previdenziali”.

“La sostenibilità del nostro sistema - continua il presidente - è fortemente connessa al fatto che ci sono troppe poche persone che lavorano, soprattutto giovani. Da decenni siamo inchiodati a un numero: 23 milioni di lavoratori”.

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Non bastano a sostenere le pensioni: “II tasso di occupazione è del 58-59 per cento sul totale degli attivi. E ci sono 3,5 milioni di lavoratori in nero. Negli ultimi 30 anni tutte le riforme del lavoro hanno provato ad alzare questo tasso con la flessibilità. È stato un fallimento”. Secondo Tridico “l’occupazione si crea con gli investimenti. E si deve accelerare su un salario minimo equo di almeno 9 euro l’ora, come indicato dalla stessa Unione Europea, che interessa soprattutto le categorie che fanno più fatica nel mercato del lavoro: donne e giovani. Bisogna poi rendere gratuito il riscatto della laurea”, aggiunge il presidente dell’Inps.

Quanto poi all’assegno unico, introdotto dal Governo, “abbiamo lavorato giorno e notte tra Natale e Capodanno per fare in modo che questa misura che interessa 11 milioni di bambini e ragazzi, potesse partire il primo dell’anno.
Quaranta dirigenti, invece di brindare, sono rimasti a vigilare passo per passo che la procedura partisse senza alcun intoppo” afferma Tridico nel commentare l’avvio del servizio per presentare la domanda per l’assegno unico dal sito dell’istituto di previdenza. Richieste che, dice, sono state “nelle prime 48 ore 110 mila”.

Il lavoro dell’Inps “lo considero una operazione straordinaria. Abbiamo predisposto un simulatore e una procedura iper-semplificata, nella quale non si chiede null’altro che il codice fiscale - spiega - e che sta riscuotendo molto successo tra gli utenti. È uno dei segnali della nuova fase di rivoluzione digitale e semplificazione che l’Istituto sta portando avanti ad ogni livello”. Quella dell’assegno unico, aggiunge Tridico, ”è una misura importante. Forse tardiva.
Avremmo dovuto pensarci prima. A mio parere è comunque un punto di partenza, non di arrivo”.

Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.