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Tris sul Ftse Mib: i cavalli vincenti delle prossime settimane

La settimana scorsa si chiusa con il segno più per le Borse europee e dopo l'analisi sugli indici di settembre di venerdì scorso (cliccando qui è possibile leggere la prima parte dell'intervista ) ecco quella sulle azioni su cui puntare a Piazza Affari nelle prossime settimane. Le previsioni sono quelle di Sante Pellegrino, trader indipendente.

Enel

Dal 1 gennaio del 2018 si troverà a dover affrontare al liberalizzazione del mercato. Alla pari del Fib sale costantemente dai minimi di giugno dell'anno scorso dopo aver attraversato un laterale snervante che è andato da giugno a novembre quando ha tentato l'accelerazione rompendo la prima resistenza a 4,20 e solo marzo 2017 è riuscito con forza a superare i 4,25 e si è diretta versoi 5 euro. A differenza del Fib potrebbe stornare poco e avere un ripiegamento che potrebbe permettere di affacciarsi ai 4,87-4,90 prima e successivamente a 4,80. Il problema è che ci si trova ad affrontare una ciclicità negativa per Enel quindi una vera esposizione al rialzo sul titolo si potrà prendere con forza sui massimi del 2011, in piena crisi berlusconiana. Tradotto in numeri significa che l'acquisto arriverebbe solo al superamento del livello di 5,10 euro.


Intesa Sanpaolo

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Dopo aver disegnato nel 2016 un head&shoulder rovesciato che ha portato il titolo da 2,25 a 2,90 e averlo ricoperto al rialzo, il titolo presenta dei gap aperti che lasciano il titolo un po' appeso soprattutto a fronte delle ristrutturazione bancaria che si è presentata in tutta Italia. Allo stato attuale delle cose il titolo deve effettivamente superare lo scoglio dei 3 euro e forse ben individua un valore di libro attuale. Quindi c'è un po' di distribuzione sul titolo Intesa che da aprte sua non ha superato quelle resistenze che invece hanno superato altri titoli; nello specifico si parla di una resistenza fondamentale dei 3 euro, uno spartiacque che potrebbe consegnare al titolo un'accelerazione notevole. Ritornando al discorso della probabile accelerazione al rialzo perchè siamo sotto le scadenze trimestrali è meglio stare attenti prima di fare un'operazione al rialzo. La probabilità del movimento di intesa riguarda uno short per coprire il gap sotto i 2,75 fino a 2,65 prima e 2,50 e solo un ulteriore ribasso accompagnato da un panic selling potrebbe portare il titolo a 2,25. Il titolo è molto difeso sui livelli di 2,40 e per questo motivo bisogna vedere se qualche istituzionale accetta questo ribasso, caso contrario si può puntare al rialzo prepotente, solo con la rottura di 2,95 per un obiettivo primario di 3, prima e 3,25 dopo.

Generali

A differenza di tutti gli altri titoli italiani ha sofferto in quest'ultima parte, controbilanciando le performance positive di altri titoli. Generali è uno dei titoli pià capitalizzati rimasto in un trading range tra 15,95-16 come resistenza, a 13,65-13 come supporto. Al momento non c'è nè distribuzione nè accumulazione, non ci sono volumi interessanti e sembra che stiano mantenendo il titolo verso il ribasso con dei range molto contenuti forse anche per far scontare la volatilità e approfittarne successivamente per un allungo con la gamba rialzista, in prossimità, forse, delle scadenze. Da un punto di vista grafico ci sono una serie di cup and handle che indicherebbero un'intenzione di rialzo ma questo non accenna ad affacciarsi sul mercato causa la già citata assenza di volumi. Trading range: 13-16, supporti fondamentali all'interno di questa fascia sono i 15 e i 14,50 euro che faranno un po' da spia per capire se i volumi degli istituzionali saranno quelli intenzionati a mantenere il titolo a quest prezzi.

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