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Troppe incognite pesano su Piazza Affari: i titoli da scegliere

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata a Fabrizio Brasili, analista finanziario, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'attuale situazione dei mercati e in particolare di Piazza Affari. Chi volesse contattare Fabrizio Brasili può scrivere all'indirizzo email: f.bsuperguru@yahoo.it.

Piazza Affari ha vissuto un'altra settimana senza particolari emozioni, muovendosi in laterale tra i 22.000 e i 22.500 punti. La tendenza in atto è destinata a proseguire nel breve?

Continuiamo ad essere negativi su Piazza Affari quantomeno fino al nuovo anno o meglio fino alla ripresa a regime dell'8 gennaio, quando i volumi saranno più corposi, con il ritorno di quasi tutti gli operatori che fanno il vero mercato.

Non ci aspettiamo comunque come negli anni passati una vera e propria ripresa tecnica da parte di quanti, gestori, fondi ed istituzionali, che dopo aver fatto cassa e risultati con dicembre, ricompravano praticamente gli stessi titoli ad inizio gennaio.

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Quest'anno ci sono troppe incognite, a cominciare dal responso in Catalogna che ha dato subito un segnale negativo, all'attentato ai pozzi petroliferi che ha fatto schizzare il petrolio Wti poco sotto i 60 dollari.

A ciò si aggiunga, complice la maggiore estrazione in Usa di shale oil, un dollaro in svilimento fino a 1,19 contro l'euro, senza dimenticare le ele3zioni politiche in Italia a inizio marzo.

Tutto questo fa propendere i nostri future sul Ftse Mib con scadenza marzo e giugno, verso una rottura dei relativi supporti già testati nelle precedenti sedute, rispettivamente posti a 22.000 e a 21.500 punti.

Alla ripresa di scambi più consistenti possiamo individuare degli obiettivi rispettivamente in area 21.000 e 20.500, sempre con riferimenti ai futures con scadenza marzo e giugno.

Alla luce del recente andamento dei prezzi del petrolio, quali indicazioni operative ci può suggerire per due titoli oil come ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) e Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) ?

Sempre molto meglio ENI, per la sua affidabilità nel range ormai collaudato fra 13,20 e 14,80 euro circa, all'interno del quale si può realizzare un buon affidabile trading, una complementare copertura con vendita opzioni call e put in area rispettivamente 15 e 13 scadenza giugno.

Scegliendo ENI rispetto a Saipem si può inoltre beneficiare anche di un sostanzioso dividendo.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore industriale Leonardo è ritornato di nuovo poco sotto i 10 euro, mentre Fca continua a muoversi a poca distanza dai massimi. Valuterebbe un acquisto di questi due titoli ora?

Qui il discorso diventa relativamente più semplice.

Nel caso di Leonardo consigliamo decisamente di accumulare pazientemente fra 9 e 10 euro e poi servire su rimbalzo metà cash e metà con vendita di sole call at the money. Si tratta quindi di puro trading.

Per FCA suggeriamo la solita strategia di vendere tranquillamente in box sia call che put, out the money, con scadenza giugno.

Tra i bancari le Popolari continuano a mostrare un andamento debole, non riuscendo a trovare spunti per un rimbalzo duraturo. Sfrutterebbe questa debolezza per nuovi ingressi long?

Non sfrutterei assolutamente questa debolezza per nuovi ingressi long, visti anche gli scenari che ci potrebbero accompagnare fino ad inizio estate.

Se proprio ce lo ordina il medico e non possiamo fare a meno di avere bancari in portafoglio, opteremmo sempre, come già risposto in altre interviste, e come i nostri abbonati sanno ormai da anni, su Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) nella versione risparmio, FinecoBank (MDD: FBK.MDD - notizie) , Banca Ifis (Londra: 0NBX.L - notizie) e Credem.

Anche intervenendo su questi titoli consigliamo di agire sempre coperti da vendita opzioni, sotto la nostra consulenza operativa.

L'oro sta rialzando la testa dai minimi segnati di recente a ridosso dei 1.240 dollari. Il recupero in atto potrà proseguire? quali effetti potrà avere sull'azionario?

Con le tensioni in atto ed in arrivo, più l'argento che l'oro si è rafforzato, allontanandosi dai pericolosi supporti toccati negli ultimi 15 giorni. Ora entrambe le commodities sono leggermente sopra le resistenze, vecchi supporti intermedi, rispettivamente a 16,50 e a 1.280 dollari.

Il dollaro di conseguenza si sta svalutando e le Borse flettono.

Si può entrare sull'argento con acquisto di opzioni Call, o con ETC o acquistando Phisical Silver( PHAG), destinando però una quota massima del 5% del portafoglio, per puro uso difensivo e tattico, fissando uno stop profit parziale a 17,80 dollari.

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