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Troppo scollata: visitatrice non può entrare al Museo d’Orsay di Parigi

"O si copre, o lei non entra“. Così due funzionari del Museo d’Orsay di Parigi si sono rivolti a una giovane visitatrice contestandole una scollatura troppo osé. Jeanne, così si chiama la donna respinta all'ingresso, ha potuto visitare il museo solo dopo aver indossato una giacca.

Una volta finito il tour - dove ha potuto ammirare capolavori di nudo artistico come “L’origine del mondo” di Courbet o la “Colazione sull’erba” di Manet - ha deciso di denunciare la vicenda e, attraverso Twitter, ha raccontato quanto le è successo.

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È martedì 8 settembre, - si legge - il caldo aumenta nel pomeriggio e le braccia si scoprono. Ho voglia di andare al museo d’Orsay, e non sospetto che il mio décolleté sarà un oggetto di discordia. Arrivata all’ingresso non ho il tempo di mostrare il biglietto che la vista dei miei seni turba la funzionaria incaricata del controllo delle prenotazioni, che parte salmodiando: ‘Ah no, non è possibile, non si può lasciare passare una cosa simile’, mentre la collega cerca di convincerla a lasciare perdere. Chiedo che cosa stia succedendo, nessuno mi risponde ma fissano i miei seni, mi sento a disagio, l’amica che mi accompagna è sconvolta".

A quel punto la ragazza, che su Twitter si firma con lo pseudonimo Tô’, racconta che i funzionari la invitano a calmarsi, mentre continuano a guardarle il petto: "Sono calmissima, vorrei solo capire perché non posso entrare nel museo. 'Le regole sono le regole'. Arriva un altro responsabile, nessuno ha il coraggio di dire che il problema è il décolleté, ma tutti fissano apertamente i miei seni, designati alla fine con un ‘questo'. La “regola” a cui fanno riferimento potrebbe essere l’articolo 7 del regolamento interno: 'Gli utenti devono conservare una tenuta decente e un comportamento conforme all’ordine pubblico e devono rispettare la tranquillità degli altri utenti'. Io non sono solo i miei seni, non sono solo il mio corpo - ha concluso Jeanne - Mi domando se gli agenti che volevano proibirmi di entrare sanno a che punto hanno obbedito a dinamiche sessiste. Non può essere il giudizio arbitrario su che cosa è decente e cosa non lo è a determinare l’accesso o meno alla cultura".

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Corredata al post una fotografia scattata quattro ore prima al ristorante dell’Hotel Meurice che mostrava la “scollatura” della discordia. Dopo il tweet è arrivata la replica della direzione del Museo: “Siamo profondamente dispiaciuti per questo incidente e presentiamo tutte le nostre scuse alla persona coinvolta”. Secondo loro il problema sarebbe da imputare a un “eccesso di zelo” dei funzionari, dipendenti di una società esterna.

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