Trump licenzia il suo avvocato, Rudolph Giuliani: ecco perché
Donald Trump ha deciso di licenziare il suo avvocato ed ex sindaco di New York Rudolph Giuliani. Il Tycoon ha fatto sapere che il legale rimarrà un suo “amico e alleato”, ma che non lo rappresenta più nelle varie questioni legali sia penali sia civili in cui è coinvolto e che ora dovranno essere affrontate dal successore di Giuliani, di cui ancora non si conosce l'identità. Il motivo del licenziamento? Come riferisce Sky TG 24, Trump sarebbe rimasto "insoddisfatto per l’azione di Giuliani nel sostenere la tesi delle elezioni truccate".
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L'ex presidente degli Stati Uniti, inoltre, si è già lanciato in un nuovo attacco pubblico contro il leader dei senatori repubblicani Mitch McConnell, esortando il Partito a scaricarlo. La colpa di McConnell è quella di aver indicato Trump, in occasione del processo di impeachment, come "moralmente responsabile" dell'assalto a Capitol Hill dello scorso 6 gennaio.
"Il partito repubblicano non potrà mai essere rispettato o essere forte con leader come il senatore Mitch McConnell alla sua guida", ha sottolineato Trump in una nota. "Mitch - ha aggiunto - è un politico austero, scontroso e senza sorrisi, e se i senatori repubblicani rimarranno con lui, non vinceranno più. Non farà niente di quello che va fatto, o quello che è giusto per il Paese".
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